1BR (2020) di David Marmor

“Disinteresse, apertura, accettazione, sicurezza” L’inquilino del terzo piano incontra il tempio del popolo di James Jones in quest’opera prima made in USA. Un horror thriller indipendente, privo di nomi importanti, che, pur attingendo a pieni mani da diversi horror del passato ma anche recenti, riesce a mantenere costante un interesse arricchito sempre della giusta tensione, crescente minuto dopo minuto verso direzioni inizialmente inaspettate. Los Angeles. Sarah è una ragazza come tante giunta nella città degli angeli con l’obiettivo di svoltare nella vita fino ad allora poco felice, causa dissidi e incomprensioni familiari.Quando Sarah arriva in nel residence ‘Asilo Del Mar Apartments’ pensa di essere arrivata al luogo ideale per ripartire. Ha un sacco di spazio, affittuari amichevoli, barbecue di gruppo e persino un simpatico vicino di casa. Non tutto è come sembra: rumori forti iniziano a tenerla sveglia di notte e qualcuno inizia, con dei biglietti anonimi, a minacciare il suo gatto, portandolo di nascosto contro le regole del residence, per Sarah il paradiso tanto sognato sembra pian piano svanire. Il peggio però deve arrivare e la scelta di non accettare un libro di ‘regole’ consigliato da uno strano vicino al suo primo giorno nel residence, Lester, la porterà ad essere la nuova scelta per un percorso di educazione …… estrema! Una piccola metafora sulla società delle apparenze, dove tutti in superficie sono amichevoli ma sotto sotto … sono delle merde atomiche, è un probabile punto di partenza, senza dimenticare alcune affinità presenti con comunità particolari come Scientology, sempre al centro di continue polemiche negli USA ma non solo, altra probabile fonte di ispirazione di questa pellicola. 1BR è una storia stranamente sinistra anche per il periodo particolare che tutto il mondo sta vivendo da due mesi a questa parte, dove tutti devono rivalutare le basi dell’educazione, della convivenza e dei valori fondamentali tralasciando quelli superflui e inutili. Mettendo in secondo piano gli eventuali scopi profondi dell’autore, 1BR non sbaglia un colpo. Non aspetta troppo, circa 20 minuti, per entrare nel vivo, grazie ad una svolta dinamica e violenta che stravolgerà definitivamente l’improvvisa paranoia di Sarah in qualcosa di sempre più vicino al genere torture ed al ‘prison movie’. Il lavaggio mentale attraverso quello fisico (con scene estreme assai meritevoli, soprattutto quella ‘cristologica’)) servirà per mettere le successive basi sulla seconda parte più misteriosa ma non meno violenta, dove molteplici omicidi, per ‘salvaguardare’ il bene comune, finiranno per far lievitare anche una parte drammatica fino ad allora silenziosa. Questa coinvolgerà non solo alcuni ‘inquilini’ oramai inutili dell’Asilo Del Mar’ ma soprattutto Sarah, dove i suoi conflitti familiari e anche lavorativi torneranno protagonisti nella seconda parte, in una svolta decisiva per l’intera vicenda. Una svolta che vedrà nell’ultima parte il suo pezzo forte, più violento, sanguinario e anche inquietante, illuminando non poco su cosa sia effettivamente il segreto che coinvolge questo strano e forzato culto educativo. In conclusione 1BR è un horror estremo bello robusto, privo di sbavature e che compie ampiamente il suo dovere di intrattenere senza mai annoiare. Promosso! VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.

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