A GOOD WOMAN IS HARD TO FIND (2019) di Abner Pastoll

Nel Regno Unito sanno bene come creare pellicole ruvide e crude, basate su figure apparentemente fragili, costrette per sopravvivere a diventare belve feroci. Sulla scia di autentici capolavori britannici del genere, come ‘Dead Man’s Shoes’, ‘Tyrannosaur’, ‘Jellyfish’ e ‘The Selfish Giant’, ecco una dramma decisamente estremo con protagonista una giovane madre, la cui vita ha voltato senza pietà le spalle, costretta suo malgrado a lottare ferocemente prima per salvare i suoi piccoli figli e poi per trovare quella verità liberatoria che forse le darà parzialmente una pace interiore.
Sarah, giovane madre vedova di due bambini, è nel disperato tentativo di sapere chi ha ucciso suo marito di fronte al suo giovane figlio, rendendolo muto. Sarah si trova senza volerlo, e vivendo in un contesto sociale di periferia sempre più degradante e dove la disoccupazione dilaga, ad aiutare Tito un trafficante di droga malandato. Costretta a intraprendere azioni drastiche per proteggere i suoi figli, Sarah finirà in un ingranaggio distruttivo fatto di violenza e sangue, destinato a scavare anche nel suo doloroso e recente passato …..
Il titolo A GOOD WOMAN IS HARD TO FIND prende spunto da una frase dello spacciatore Tito (stesso nome del noto dittatore jugoslavo), sognatore in questo caso, che invade la già difficile vita di Sarah solo per nascondere una partita di eroina rubata a dei trafficanti locali, pesci della malavita sicuramente più grande di lui. Una caratterizzazione necessaria la sua, oltre a quella di Sarah ben narrata grazie alla lente sulla sua difficile quotidianità di giovane vedova, per mettere le basi di un storia che inizia come un dramma puro e semplice, per trasformarsi in qualcosa di visivamente ed emotivamente più estremo. Inizialmente inaspettato, finiremo per vedere gore, sparatorie selvagge, combattimento furiosi e violenza becera quasi fosse un horror estremo di razza.
L’evoluzione di Sarah (bravissima l’attrice omonima) nel corso della pellicola finirà per dimostrare per l’ennesima volta quanto una madre sia forte e pronta a lottare oltre le proprie forze per salvare la sua famiglia. Ovviamente e inevitabilmente il suo nefasto passato, con il padre ucciso da uno sconosciuto ed il figlio traumatizzato, tornerà prepotente ad offrirgli la possibilità di chiudere parzialmente un cerchio fatto di dolore infinito ma proprio per questo impossibile da dimenticare. Un film che mostra un’Inghilterra di periferia per nulla opulenta e costretta a vivere giorno per giorno per rimanere a galla. Se escludiamo una parte centrale troppo stantia e qualche criminale poco credibile, questo film ha tutte le carte in regola per seguire le orme dei film sopra citati. Tosto! VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.

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