A SERIOUS MAN (2009) di Joel & Ethan Coen

Imprevedibile, bizzarro e vulcanico. Questo e tantissimo altro ancora farà capolino in uno dei film più ricchi, dal punto estetico e narrativo, provocatori e graffianti dei fratelli Coen: A SERIOUS MAN. Catapultati di prepotenza verso la fine degli anni ’60 a Minneapolis, seguiremo le fantozziane vicende di un omuncolo, in bilico tra fede e difficile razionalità, destino e casualità, lealtà e disonesta, in costante balia di eventi familiari e non assolutamente imponderabili. Minneapolis. Larry Gopnik è un tranquillo e ordinario insegnante ebreo di fisica, sposato con due figli e che ospita con generosità il fratello più grande e disoccupato. Quando la moglie lo mette spalle al muro, dichiarando di voler divorziare, per il debole Larry inizierà una corrida continua di guai e vicende assurde. Un alunno asiatico che prova a corromperlo, il fratello che causerà guai a non finire, un esoso abbonamento di vinili mai richiesto, i vicini di casa poco convenzionali e tantissimi altri eventi alquanto ingestibili. La ricerca di risposte e di aiuto lo porterà dai rabbini locali, tra i quali spicca il tanto elogiato quanto sfuggente rabbino Marshak …….. Diviso in capitoli afferenti i tanto agognati rabbini oltre ad un intro semi horror e biblico con protagonista un inquietante Dybbuk (prologo fenomenale da leccarsi i baffi), A SERIOUS MAN mette in luce, in maniera brillante ed estremamente divertente, quanto sia controversa una società che non accetta la verità, e quindi i propri problemi e sconfitte dell’amara quotidianità, oltre alla ricerca furba e meschina di cercare risposte vacue e balorde nella religione, in questo caso ebraica, apparentemente elogiata dai fratelli Coen e ampiamente derisa attraverso una comicità lucida ed efficace come nelle opere più riuscite.Forte di un’ambientazione vintage riuscitissima, lisergica e iper colorata, A SERIOS MAN si mantiene dal primo all’ultimo minuto su livelli estetici e narrativi di una perfezione assoluta, quasi fastidiosa, tesa a enfatizzare il contorno lucido in superfice ma ruvido, nichilista e opportunista nel profondo, attanagliando violentemente, soffocandola, la vita di Larry, interpretato a meraviglia da un Michael Stuhlbarg superlativo. Sono tantissimi i momenti memorabili e degni di nota nella pellicola, dal succitato prologo ai racconti dei rabbini (quello del dentista e del suo paziente ‘non ebreo è di una sagacia grottesca pazzesca), dall’incontro al ristorante con la moglie ed il suo viscidissimo amante a deliranti incubi ad occhi aperti, fino al famigerato Mentaculus del fratello di Larry. Il tutto in simbiosi travolgente con una colonna sonora di altissimo livello, dove brilla di prepotenza il psichedelico Somebody to Love dei Jefferson Airplane.A SERIOUS MAN racchiude, forse più dello stesso ‘The Big Lebowski’, tutto lo spirito beffardo e ricco di frizzanti provocazioni, impregnate fino all’estremo di nerissima ironia, dei fratelli Coen, .Un vero capolavoro del bizzarro, straripante di scomode verità e da rivedere fino allo sfinimento. Un parabola bizzarra sul mistero della vita da amare e basta, altrimenti … siete dei faceti! VALUTAZIONE 5/5

H.E.

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