ACCUSED (Anklaget) del 2005 di Jacob Thuesen

Ben 7 anni prima de ‘IL SOSPETTO’ di Thomas Vinterberg, un altro regista danese, Jacob Thuesen, noto collaboratore di Lars Von Trier, affrontava le tematiche spigolose legate alla pedofilia ed alla comunità forcaiola pronta a colpire e giudicare alla prima occasione.
Henrik e Nina sono una coppia felicemente sposata ed affiatata, dove le preoccupazioni arrivano solo da parte della loro unica figlia, Stine. Una quattordicenne caratterialmente difficile che non desidera relazionarsi con gli altri adolescenti, passando intere giornate chiusa nella sua stanza. Sulla famiglia si abbatte, come un fulmine a ciel sereno, una grave accusa di violenza sessuale subita due anni prima da parte di Stine nei confronti di suo padre. Henrik viene processato e dichiarato innocente. Questo non basta per riportare le cose come prima, con gli amici, il vicinato e la stessa famiglia ……
Se spesso l’accusa viene confusa con la sentenza, in questa opera si gioca spesso sul filo del rasoio, alimentando a volte il dubbio sull’integrità di Henrik, mostrandolo astuto, cinico e fragile e timoroso allo stesso tempo. Se il film è costantemente mirato sulla sua figura, quella della figlia appare misteriosa ed indecifrabile. Mostrata per la prima volta solo al processo, attraverso il televisore del tribunale, apparirà scontato il nostro giudizio, abilmente (e in maniera furba) telecomandato dal regista. Se la storia appare destinata a scivolata in un tunnel di discriminazione, giudizi avventati e sospetti inevitabili, il dialogo finale, tra padre e figlia, ci metterà ko, raggiungendo livelli fastidiosi quasi quanto quello finale padre/figlio di HAPPINESS di Todd Solondz. Una caduta libera improvvisa e senza paracadute, desinata a valutare positivamente una pellicola forse priva di sale nei frangenti precedenti, destinati però, ad una revisione più attenta, ad essere considerati rilevanti anche i particolari apparentemente insignificanti. Un dramma asfissiante, sofferente e micidiale, sul concetto di verità e tutto quanto ne consegue, in particolare quando si trattano temi delicati e scottanti come la pedofilia e gli abusi sessuali nelle medesime mura domestiche. Micidiale! VALUTAZIONE 8/10

 

H.E.