ADAM CHAPLIN (2011) di Emanuele De Santi

Un punto di svolta epocale nel panorama estremo italiano dei nuovi anni ’10, è rappresentato dal primo lavoro della casa di produzione cinematografica NECROSTORM, indipendente fino all’osso, la quale con un solo film nel 2011 sbanca al botteghino (migliaia di copie vendute in tutto il mondo), pone le basi per i suoi lavori futuri ed esalta come non mai tutti gli appassionati dello splatter, gore e arti marziali ignoranti ed esagerate coma mai pirma di allora. ADAM CHAPLIN, pellicola divenuta in poco tempo un oggetto di culto e simbolo dell’estremo indie più puro e senza limite alcuno per quanto concerne la violenza e l’esagerazione sanguinolenta.
Siamo a Heaven Valley, luogo e tempo senza dio e giustizia, dove al comando troviamo criminali senza scrupoli affiancati da una polizia corrotta e marcia (anche fisicamente) fino al midollo.
A capo di tutto abbiamo Denny, un uomo poco umano, nel fisico e nella mente, assetato di sangue e denaro. Quando quest’ultimo ucciderà, bruciandola, una donna per non aver restituito il suo debito, si scateneranno una serie di eventi che porteranno il fidanzato della vittima a vendicarsi, grazie all’aiuto di un demone, in maniera terrificante e distruttiva….
Trama essenziale arricchita da fenomenali make up, originali effetti CGI a basso costo, personaggi straordinari figli degli anni ’80 e ’90, ed infine combattimenti, il pezzo forte della pellicola, iper violenti con braccia frantumate, copri dilaniati, ossicini frantumati e cervella spappolate, per un delirio gore e splatter irreale e senza limite alcuno.
Emanuele Da Santi è produttore, regista e anche l’attore protagonista (Adam), un mix tra il Brandon Lee di The Crow ed il Kenshiro (con il quale condivide meglio di qualunque altro i combattimenti estremi e la loro forza distruttiva) del celebre manga, fisicamente imponente quanto devastante con i pugni (nelle mani 😀). Altrettanto fantastici i personaggi di contorno. Bizzarro il demone che affianca Adam e gli permette di avere una forza sovra umana, un personaggio che sembra uscito dal primo DOOM, esaltante l’antagonista Denny, una simbiosi perfetta tra Jagger, celebre fratellastro deturpato in volti di Kenshiro, e il cattivissimo Lord Humungus di MAD MAX 2, arricchito da una singolare, quanto improbabile, nemesi estrema del passato.
Strepitoso nella violenza visiva gore, dove gli effetti CGI e quelli tradizionali sono alternati alla perfezione, esaltante negli scontri esagerati e nelle devastazioni corporee impressionanti, un’altra componente riuscita di ADAM CHAPLIN è rappresentata dalla riuscita della creazione di un micro mondo fittizio, dove vige la legge del più forte ma anche del più viscido e marcio. Tutti, ma proprio tutti, i protagonisti appaiono deturpati nel fisico e nel corpo, facilmente scomponibile da quanto visionato, finendo per surclassare e far dimenticare in fretta le diverse imperfezioni della pellicola, dovute a recitazioni da oratorio, una fotografia poverissima ed una regia semplice ma sicuramente congeniale con quanto mostrato. ADAM CHAPLIN spacca il culo a tutti, nel film e non solo, dimostrando ancora una volta che il basso (bassissimo in questo caso) budget spesso diventa una scusa per giustificare filmdemmerda (non è assolutamente il caso di questo poderoso film italiano). Se amate lo splatter più grezzo e selvaggio, questo film è imperdibile, proprio perché ne racchiude l’anima e l’essenza ai massimi livelli di soddisfazione visiva. Bomba! VALUTAZIONE 8,5/10

 

H.E.