AILEEN WUORNOS: The Selling of a Serial Killer (1992) di Nick Broomfield

 

Il primo documentario, di Nick Broomfield, dedicato ad Aileen Wuornos è un lavoro grezzo, reale e lucido, che mette in luce gli avvoltoi che circondarono sin da subito la Aileen dopo il suo arresto (avvento nel gennaio 1991) e soprattutto le trame oscure di corruzione e soprattutto offuscamento della verità da parte della polizia della Florida, ai danni di Aileen Carol Pittman (suo vero nome).

Nel gennaio 1991 Aileen finì in arresto con l’accusa di sette omicidi (tutti uomini e suoi clienti, in quanto prostituta). Per questo condannata all’ergastolo e giustiziata dopo undici anni di prigionia il 9 ottobre 2002.

Aileen si proclamò innocente dall’accusa di assassina seriale sin da subito, in quanto dichiarò che si trattò sempre e solo di legittima difesa. A rendere contorto e assurdo il circo mediatico che avvolse la Aileen, troviamo una serie di figure discutibili e controverse che circondarono la Wuornos nei periodi precedenti all’arresto e durante i processi del 1991 ed inizio 1992, documentati anch’essi (nei momenti più cruciali) da parte di Nick Broomfield. Se la figura di Tyria, la sua compagna dal 1986 fino all’arresto, apparirà quanto mai offuscata, a causa di rapporti poco limpidi con la polizia locale, quelle del suo avvocato Steve, un balordo della peggior specie, e della ‘madre adottiva Arlene, un’evangelista sanguisuga desiderosa di ricavare, come scopriremo nel corso del documentario, solo soldi dal suo rapporto cartaceo con la Aileen. Nick Broomfield ripercorre gli anni della Aileen dal primo omicidio fino all’arresto, attraverso interviste a clienti (alcuni decisamente stravaganti, come l’umo ‘bomba’) e scoprendo diverse cose poco limpide sui clienti uccisi e sulla polizia che investigò sugli omicidi, desiderosa anch’essa di denaro, in quanto coinvolta in maniera poco chiara sulla realizzazione del primo film dedicato a tempo di record alla Aileen, OVERKILL del 1992. Etichettata come la prima serial killer donna degli USA, scopriremo grazie ad una lunga intervista finale alla Aileen, ottenuta con mille fatiche da parte del regista, una donna battagliera e desiderosa di portare a galla la verità sui tragici eventi che la portarono all’arresto. Probabilmente quest’intervista rappresenta uno dei momenti più importanti dei documentari criminali, in quanto la visione di Aileen apparirà ai nostri occhi completamente diversa da quella dipinta dai mass media (giornali, tv e ultimo il film del 2003 con Charlize Theron nei suoi panni) sciacalli e sempre pronti a sbattere il mostro in prima pagina, senza curarsi di approfondire le motivazioni e cause annesse. Un’opera pura e determinata a mostrare il dietro alle quinte (e la verità per quanto possibile) di uno dei casi criminali americani più noti di sempre. Notevole! VALUTAZIONE 8,5/10

 

H.E.