ALIEN³ (1992) di David Fincher

Figlio di una travagliatissima produzione, il terzo capitolo della saga ALIEN, inaugurata dal capolavoro di Ridley Scott nel 1979 e proseguita poi nell’energico ALIESN SCONTRO FINALE di James Cameron, vede in questo proprio l’esatto proseguo del film del 1986. Come accaduto per il primo film, il parto per la sceneggiatura è stato alquanto arduo e per nulla lineare. Se nel 1979 la tenacia di Scott fu premiata, oltre dal stupefacente esito finale, da pubblico e critica, non si può dire lo stesso per questo di Fincher, inizialmente massacrato da tanti e solo in seguito, giustamente, rivalutato. Anno 2179. Sulla USS Sulaco, Ellen Ripley, Hicks, Newt e l’androide Bishop stanno tornando sulla Terra dopo essere fuggiti da LV-426, avviene un cortocircuito che provoca un incendio e costringe la nave ad espellere il modulo di salvataggio dove sono contenute le capsule criogeniche dei tre sopravvissuti per tentare un atterraggio di fortuna sul pianeta Fiorina “Fury” 161, una colonia penale.Chi segue la colonia è subito ostile nei confronti di Ripley, in quanto donna, in particolari i detenuti, i quali hanno bandito le donne a seguito di uno proprio fondamentalismo religioso. Nonostante gli eventi tragici, la preoccupazione di Ripley è sempre la stessa: l’alieno xenoformo! Ellen è convinta che qualcosa sia atterrato assieme a lei nella capsula di salvataggio e gli eventi ben presto gli daranno ragione. Un bozzolo ha infettato il cane dei detenuti, destinandolo a morte certa e permettendo all’alieno la consueta trasformazione in cacciatore spietato. Qualcosa di ben più orrendo e tremendo sta germogliando nell’ospitale pianeta prigione … e Ripley non tarderà a scoprire di cosa si tratta!Se analizziamo il cinema sci fi degli ultimi 20/30 anni, è alquanto difficile trovare qualcosa di così sporco, affascinante e visionario allo stesso tempo. Considerato che si tratta del terzo capitolo e seguito di due film considerati capisaldi assoluti del genere, finiamo per apprezzare tutto quello che ci aveva lasciati dell’amaro in bocca durante la prima visione di quasi tre decenni fa. In un periodo storico dove gli effetti speciali stavano mutando alla velocità della luce, i primi anni ’90 (solo l’anno prima era uscito TERMINATOR 2), questo film fa centro, alternando sapientemente digitale ed effetti speciali classici, dove la creatura questa volta ha un aspetto più animale e meno umano (merito dell’ospite cane probabilmente). Un aspetto non secondario, in quanto se ALIEN al suo esordio rappresentava il male dentro di noi, per come veniva al mondo, con il terzo capitolo sembra enfatizzare ancora di la nostra natura selvaggia e affamata di tutto e tutti. Dagli altri esseri umani da divorare per sopravvivere fino a nuovi pianeti da conquistare ad ogni costo e prezzo. Aggiungiamoci una componente mistico religiosa del culto fondamentalista dei detenuti, pura feccia da allontanare dal mondo civile (che ricorda vagamente quello che fece secoli fa l’Inghilterra con l’Australia), e la cornice di contorno per la nuova avventura della gagliarda Ripley è bella e pronta. Proprio lei, intrepretata per l’occasione da una Sigourney Weaver (sempre straordinaria) rasata a zero in versione marine, ancora più al centro e fulcro della storia (lo scopriremo strada facendo) rispetto al suo antagonista xenoformo dalla doppia mascella e con acido nelle vene, l’alieno per eccellenza del sci fi più estremo, soprannominato per l’occasione ‘drago, al fine di marcare ancora di più l’aspetto mitologico e della memoria della paura dell’ignoto presente nell’uomo sin dall’alba dei tempi. Caratterizzato da una scenografia claustrofobica tendente al giallo ocra e oro, differenziandosi nuovamente dai due ALIEN precedenti, il film alterna action feroce a momenti drammatici (la morte dei personaggi del capitolo precedente e soprattutto la ‘scoperta’ cuore della pellicola), virando deciso sull’estremo ed un clima di terrore (speso accentuato dagli occhi spiritati di alcuni detenuti) causato dal ‘drago’. Finale epico che rappresenta per molti la degna e unica (ci sarà un quarto capitolo non proprio eccelso oltre a vari validi prequel recenti e altri cross over vs PREDATOR evitabili) conclusione di una saga sci fi estrema unica e irripetibile. Un piccolo grande cult che non stanca mai! VALUTAZIONE 4,5/5

H.E.

Links: FACEBOOK INSTAGRAM LETTERBOXD IMDb TRAILER