ALUCARDA, LA HIJA DE LAS TINIEBLAS (1977) di Juan López Moctezuma

 

Nunsploitation, satanismo, vampirismo lesbo alla Jess Franco, esorcismi e numerose altre diavolerie insanguinate, sono le basi di questo film messicano oramai ultra quarantennale ad opera Juan López Moctezuma, collaboratore all’epoca del più celebre Alejandro Jodorowsky. Un’opera impazzita e anarchica che sembra non preoccuparsi mai di esagerare, con effetti speciali sorprendenti per l’epoca ed un’interpretazione isterica e sopra le righe da parte della protagonista assatanata, Alucarda appunto, interpretata dall’americana di origini messicane Tina Romero,
L’arrivo di una giovane ragazza in un convento, dopo la morte dei suoi genitori, segna l’inizio di una serie di eventi che scatenano una presenza malvagia sulla ragazza e sulla sua misteriosa nuovo amico, una figura enigmatica di nome Alucarda. Ben presto Alucarda trascinerà la sua nuova amica in un mondo perverso che adora Satana, finendo così per diventare il bersaglio del sacerdote locale, avvezzo agli esorcismi …..
ALUCARDA è una polveriera horror ed estrema potentissima, nonostante alcune pecche evidenti, come la recitazione in inglese non eccelsa e alcune forzature horror afferenti Satana, prive di logica e spesso di difficile comprensione.
A rendere un cult assoluto del genere, è senza dubbio l’atmosfera exploitation che imperversa sin dalla scena iniziale, con un parto enigmatico destinato a lasciare il segno nel resto della pellicola. Sangue a profusione e fuoco ‘sconsacrato’, regaleranno numerose perle estreme feroci e dal sapore sovrannaturale, in particolare nello scontro finale tra Alucarda ed i suoi nemici, colpevoli di rinnegare, al contrario di lei, Mr. Lucifero. Tra sabba senza veli e dolore estremo, le gesta di Alucarda finiranno per appassionare non poco gli amanti dei film afferenti possessioni ed erotismo innaffiati da ettolitri di sangue impuro. Cult! VALUTAZIONE 8,5/10

 

H.E.