AMERICAN HORROR STORY: APOCALYPSE (2018) di Ryan Murphy & Brad Falchuck

Se inizialmente la serie AHS si era contraddistinta nella realizzazioni di stagioni non legate tra loro (nonostante un riciclo continuo degli stessi attori e attrici), con l’ottava, APOCALYPSE, si ritorna parzialmente alle origini, creando un cross over e unico universo con la prima, la terza e parzialmente quinta stagione. Si darà pertanto vita così ad un sequel di queste tre stagioni, colmando in parte alcune domande rimaste in sospeso in precedenza.
In un prossimo futuro non troppo lontano, la terra è sconvolta da un’inaspettata ed improvvisa guerra nucleare. I pochi sopravvissuti sono costretti a vivere in un un nebuloso inverno nucleare, finendo per diventare infetti e cannibali per sopravvivere, Qualcuno però, una società segreta chiamata ‘La Cooperativa’, era preparata alla terza guerra mondiale ed alle sue conseguenze atomiche. I pochi sopravvissuti ‘prescelti’ sono portati in luoghi chiamati ‘avamposti’, destinati poi ad una ulteriore selezione per chi popolerà la terra futura e accederà al misterioso ‘santuario’. Tutto però non è come sembra, e dietro questa misteriosa organizzazione sembra esserci qualcosa di mistico e sovrannaturale, legato forse all’imminente arrivo dell’anticristo ………
Vedere APOCALYPSE è come viaggiare sulle montagne russe. Non solo per il continuo intreccio con le stagioni citate in precedenza (finalmente scopriremo cosa accade dopo l’ultimo episodio della prima stagione) ma anche per l’utilizzo degli stessi attori per ruoli completamente diversi all’interno di questo universo (ad esempio Sarah Paulson sarà sia la strega suprema di Coven che un’acida burocrate della Cooperativa, causando non poca confusione nei primi 3 episodi). Dopo i primi tre episodi, con il ritorno prepotente delle streghe e di Coven, siamo finalmente catapultati sul cuore di questa serie stagione, che contrappone il bene, le streghe, al male, il figlio di satana, nato nella prima stagione e pronto per conquistare il mondo, non prima di averlo trascinato nell’oblio atomico. Punta di diamante di APOCALYPSE sarà senza dubbio il sesto episodio, ‘Return to Murder House’, dove ritorneremo piacevolmente nella sinistra casa degli orrori protagonista della prima stagione di AMS. La genesi della nascita del futuro distruttore del mondo sarà narrata proprio da Costance (una Jessica Lange sempre strepitosa), riesumando così errori ed orrori della casa maledetta e dei suoi tantissimi inquilini fantasmi. Da lì in poi siamo catapultati in uno scontro sempre più epico, sovrannaturale e multi spazio temporale, dove gli autori non si risparmieranno per quanto concerne gore, splatter, sangue, torture e omicidi efferati, senza rinunciare però, in diversi frangenti, ad una macabra ironia da commedia black horror. Da citare come prove degne di rilievo quella di Cody Fern nei panni del figli di Satana e nipote di Costance, di una sempre sublime Kathy Bates, presenza fissa in AHS, e la new entry Joan Collins, semplicemente divina nei due ruoli interpretati. Mentre per quanto concerne realmente esistiti, è sicuramente bizzarro catapultare un redivivo (la sua morte risulterebbe un bluff) del celebre satanista Anton LaVey, regalando così una certa ‘credibilità’ alla venuta dell’anticristo.
Pur esagerando con i colpi di scena e la quantità di personaggi presentati, il finale è, quando sembrava concludersi tutto a tarallucci e vino, un discreto colpo di coda finale ampiamente pessimista e poco edificante per chi sperava nel lieto fine.
In conclusione l’ottava stagione regala emozioni soprattutto agli appassionati delle prime stagioni (senza le quali, sarà difficile capirci qualcosa di quanto visionato), chiudendo così il cerchio su storie precedenti lasciati abilmente in sospeso.
Una stagione ad ampio respiro e molto auto celebrativa delle stagioni passate, di ottima fattura e sicuramente estrema, nonostante l’abbondare esagerato anche di sovrannaturale e fantastico. Dopo AHS MURDER HOUSE e FREAK SHOW, questa è una delle più riuscite dell’intera serie e …. ….. Hail Satan!!!! VALUTAZIONE 4/5

H.E.

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