
E’ il caso di questo documentario a metà strada (come consuetudine per chi è avvezzo al cinema del regista austriaco) tra la realtà e la finzione (con personaggi reali immersi un un contesto enfatizzato e creato a tavolino). Un’opera dedicata alle persone che cercano di trovare conforto sugli animali domestici, in quanto delusi dal genere umano e costretti, per cause di forza maggiore, ad abbandonare i rapporti quotidiani di confronto con i propri simili. Un viaggio ossessivo, glaciale e morboso di diversi personaggi, spesso mentalmente instabili, che finiscono per cercare nei loro animali domestici affetto, amore e comprensione, spesso negata dalla società che li ha visti crescere e che ha finito per voltare loro le spalle.<
Nonostante la zoofilia aleggi sempre costante nell’aria (più volte assisteremo a massaggi erotici dei padroni ai loro cani nelle loro parti intime), tale argomento non è mai esplicito o trattato in maniera chiara, a dimostrazione dell’abilità alla regia di Seidl di accennare e pungolare in maniera scaltra intervistati e spettatori sull’argomento. Tra ambienti squallidi e personaggi ancora più squallidi, il disagio regna sovrano, complice un’atmosfera da periferia abbandonata che male si coniuga con l’idea internazionale di un paese austriaco ricco, opulento e felice, poco avvezzo quindi alla povertà, miseria e malessere sociale. Quel malessere e odio interiore che troverà luce ed ampio spazio nelle successive opere, sopra citate, che hanno famoso il mondo il regista austriaco.
L’aspetto più disarmante durante la visione è quanto i padroni diventino simili, nell’aspetto e nei comportamenti, ai loro animali domestici. Esplodendo spesso in rabbia repressa (come il cane dei due anziani che morde con feroce un altro cane) nei confronti di uno stato assente e sempre più lontano, finendo anche per trovarsi in gabbie chiuse e putride come le gabbie riservate ai loro animali, ripetendo e farfugliando sempre gli stessi gesti e concetti strampalati. Un documentario, spesso costruito a tavolino, che mostra una tragedia silenziosa di una serie di persone che finirà per cercare amore nei loro animali domestici, finendo però per soffocarli e maltrattarli inconsapevolmente in quanto specchio della loro misera e degradante vita. Un documentario triste, amaro e avvolto nel grigiore più assoluto! VALUTAZIONE 3,5/5
H.E.
