ANONYMOUS ANIMALS (Les animaux anonymes) del 2021 di Baptiste Rouveure

Il rapporto uomo animale gode da sempre di un fascino sinistro, anche quando è stato narrato e analizzato attraverso favole, commedie grottesche e animazioni bizzarre, con protagonisti a volte esseri antropomorfi buffi e ironici (uno su tutti, il bizzarro MARQUIS di Henri Xhonneux). Il giovane regista francese Baptiste Rouveure, probabilmente influenzato dalla corposa distribuzione di documentari afferente la violenza degli uomini sugli animali (LUCENT, DOMINION e EARTHLINGS solo per citarne alcuni), presenta il rapporto sopra citato attraverso una nuova luce e soprattutto prospettiva estrema: un mondo parallelo dove degli esseri antropomorfi usano gli umani come noi trattiamo gli animali. Da quelli cacciati a quelli allevati, da quelli di compagnia fino a quelli usati per puro divertimento sadico. Lungo le campagne nebbiose di un luogo indefinito (simile all’entroterra francese più rurale ma anche alla nostra pianura padana), seguiamo le vicende di alcuni essere antropomorfi che cacciano, braccano e umiliano gli essere umani. Questi, incapaci di parlare e di ribellarsi, subiscono passivamente le angherie dei loro dominatori e padroni, nelle cui fila non mancano chi soffre o cerca di opporsi a tali angherie nei confronti dei più deboli esseri umani ……. Realizzato con un montaggio nervoso e imprevedibile, ANONYMOUS ANIMALS, titolo internazionale, è un’opera di denuncia (chiaramente viene presa di mira la potente Multinazionale GEA FARM) che mira a mettere in evidenza cosa provano quotidianamente gli animali che gravitano attorno agli esseri umani e viceversa. Per farlo nel migliore dei modi, il regista predilige un’atmosfera cupa, claustrofobica e ricca di inquietudine, dove a dominare spesso è la forza sulla ragione e la violenza becera sulla compassione. Da film di denuncia a horror estremo è un attimo, in quanto orrori come il combattimento tra cani o quanto avviene negli allevamenti intensivi diventano una tragica realtà per gli uomini e donne in questo ribaltamento estremo dei ruoli, reso ancora più terrificante dalla riuscitissima antropomorfizzazione degli esseri dominanti. Dal Toro allevatore al Cervo cacciatore, dal Cane addestratore al Cavallo ‘fumatore’, dall’Orso tiranno allo Stambecco cerimoniere, è veramente difficile non rimanere scioccati dall’efficacia estrema di queste figure, silenziose in apparenza e che comunicano tra loro sempre e solo attraverso grugniti e versi animaleschi. Un film weird ed estremo anomalo e decisamente originale, che profuma maledettamente di vendetta per quanto subito quotidianamente, in sofferente silenzio, dagli animali quando finiscono nell’orbita umana, o meglio … disumana. Un contesto plumbeo e pessimista per esaltare e mettere in evidenza questa costante disparità di forze, dove i sentimenti degli animali sono considerati più volte come qualcosa di inesistente e superfluo. Un lungometraggio di soli 64 minuti, incredibilmente intensi, terrificanti e ad altissima tensione emotiva e scioccante. Notevole!! VALUTAZIONE 4/5

H.E.

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