ARCTIC (2019) di Joe Penna




La pellicola, opera prima del regista brasiliano Joe Penna, è una storia di sopravvivenza estrema in un ambiente tanto suggestivo quanto ostile, fatto solo di neve ghiaccio e gelo, i dialoghi sono quasi completamente inesistenti, infatti a parlare saranno le immagini unite ad un’ottima interpretazione di Mads Mikkelsen nei panni del protagonista. Il film è stato girato in Islanda in poco meno di tre settimane e prodotto con un budget basso che però a mio avviso non ne preclude la qualità, presentato al Festival di Cannes nello stesso anno, ha ricevuto critiche ben poco lusinghiere che polemizzano sulla mancanza di originalità, perché trattandosi di un survival movie è facile riscontrare somiglianze con altre pellicole dello stesso genere, critiche che ovviamente non condivido, in quanto sebbene la prima parte soffra di una certa ripetitività, nel complesso l’ho trovato un buon film con momenti intensi davvero ben realizzati. L’incidente aereo che costringe il protagonista ad affrontare una simile (dis)avventura non viene spiegato, così come non viene fornita alcuna descrizione su di lui, chi sia, da dove provenga, che ci faceva li ecc. Tutto il resto è descritto solo attraverso i gesti e le azioni che compie per cercare di porre fine ad una situazione disperata. Sopravvissuto ad un incidente col suo piccolo aereo, un uomo si trova isolato in un contesto fatto solo di neve e ghiaccio, utilizzando la carcassa del velivolo come rifugio di emergenza, passerà il tempo a sua disposizione cercando di sopravvivere in attesa che arrivino i soccorsi, le sue giornate saranno scandite dalla sveglia del suo orologio, che daranno il ritmo ad una routine quotidiana fatta di segnalazioni radio, scritte di aiuto realizzate sulla neve, ricerca del cibo e solitudine estrema. Quando finalmente sembra che l’incubo stia per finire, la situazione peggiora, portando il protagonista a dover affrontare prove ancore più ardue e complicate per riuscire a salvarsi… VALUTAZIONE 3,5/5 Review di Marco Colucci <br>