ASWANG – The Unearthing (1994) di Wrye Martin & Barry Poltermann

Film indipendente americano incredibilmente energico, dinamico e oscuro (da non confondersi con quello omonimo e filippino uscito due anni prima). Praticamente perfetto nel coniugare una leggenda mitologica come quella dell’Aswang filippino, una creatura a metà strada tra un vampiro donna ed un lupo mannaro affamato di neonati, con l’horror più becero intriso di sangue, gore e violenza scioccante.
Una giovane ragazza incinta, non sposata e con il padre del futuro nascituro che la invita ad abortire, riceve un’offerta di comodo che non può rifiutare. Sposare un uomo ricco, il quale, per compiacere la madre morente, vuole avere un erede a tutti i costi. Quello che la giovane non sa, è che la famiglia, con strane radici nelle Filippine (ved. la inquietante domestica ‘Cupido’),, ha in programma di sacrificare il suo bambino secondo un antico rituale del paese asiatico che si rifà allo spirito leggendario del vampiro mannaro Aswang ……..
Se il punto di partenza è la leggenda succitata, il film si espande su tematiche familiari che spaziano dal desiderio umano di sopravvivenza femminile, afferente un desiderio materno indistruttibile, fino al volere a tuti i costi ottenere l’amore della madre e non deludere i suoi sogni. L’atmosfera del film, caratterizzato da una fotografia sporca e putrida, passa dal gotico iniziale fino ad un horror domestico claustrofobico, mostrando una continuità con celebri pellicole come HELLARAISER e perfino il celebre NOSFERATU degli anni ’20, prediligendo più volte giochi di ombre imperniate in una fotografia vintage, senza dimenticare quelle infinite visioni tentacolari del cinema nipponico avvezzo all’erotismo e non solo.
Pur essendo un’opera prima low budget e realizzata con attori pressoché sconosciuti, il film non scivola mai sul trash, alternando egregiamente effetti speciali fenomenali a improvvise violenze inaudite, mantenendo così una tensione costante dall’inizio alla fine. Proprio il finale rappresenterà al meglio una degna conclusione di una pellicola piacevolmente ansiogena, spaventosa e ricca di colpi di scena. Un connubio più che riuscito tra sovrannaturale e horror estremo. Imperdibile!
VALUTAZIONE 4/5

H.E.

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