SOME LIKE IT RARE (BARBAQUE) del 2022 di Fabrice Eboué

Quanto il cinema cannibale riesca sempre a reiventarsi e partorire nuove idee, è sempre una piacevole e gustosissima sorpresa estrema. Dalla Francia, patria mai banale per quanto concerne l’horror grottesco, ecco una pellicola brillante e agrodolce, ricca di ironia macabra e frizzante, senza rinunciare a lanciare frecciate politicamente scorrette su veganismo, carnivori, etnie diverse e religioni differenti.
Vincent, pur essendo orgoglioso del suo lavoro di macellaio, è in difficoltà economica, accentuata quando viene presa di mira da un agguerrito gruppo di militanti vegani. Mentre guida un giorno, dopo averlo riconosciuto, investe uno degli attivisti che ha vandalizzato il loro negozio. Sua moglie Sophie, amante del crimine, suggerisce di tagliare il cadavere e smaltirlo in vari luoghi. Mentre la vittima è sul tavolo della macelleria, un orecchio vagante cade ai piedi del suo cane, che prontamente lo divora, desiderando di più. Vincent così prepara un prosciutto di carme umana destinata al suo cane. Il giorno seguente, Sophie serve accidentalmente il prosciutto di carne umana vegana, spacciato per suino iraniano, e diventa ben preso un inaspettato e rapido successo in paese, in quanto, una volta assaggiato, tutti ne vogliono sempre di più. Potrebbe essere questa la svolta dell’attività di Sophie e Vincent, macellando vegani e trasformandoli in succulenti prosciutti, oltre a salvare il loro matrimonio in crisi?
BARBAQUE, titolo originale, fatica inizialmente a carburare, prendendo la giusta via del bizzarro macabro e del cannibalismo (l’idea di usare solo vegani per creare succulenti prosciutti è geniale) solo nella seconda parte, deliziando e divertendo non poco lo spettatore con battute di caccia al vegano, stile Safari, divertenti, dinamiche e ricchissime di umorismo nero. Tra invidie verso altri colleghi della macelleria più fortunati di loro e la rabbia, usata poi come arma, verso i vegani, Vincent (interpretato con maestria dallo stesso regista) e Sophie (una simpatica psicopatica), seguiamo il loro percorso delirante e incessante che appare proprio come una strana liberazione nei confronti delle ingiustizie subite. Punto di forza costante, fino alla fine, è l’alternanza della critica graffiante allo sfruttamento animale, per il fabbisogno estremo di carne, che al bigottismo talebano dei vegani e del loro mondo spesso pieno di ipocrisie e contraddizioni. Da sottolineare infine l’abilità di infarcire il film di gradevoli scene estreme, dove frattaglie umane, gore, sangue e violenza demenziale sono create a regola d’arte, mai veramente estreme ma sempre circoscritte nel contesto ironico. SOME LIKE IT RARE è una commedia horror perfettamente in linea con i nostri tempi, dove le fazioni estreme sono all’ordine del giorno, ricca di contenuti attuali e quella dinamicità necessaria per abbattere la noia. Da vedere!! VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.

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