BLOOD SIMPLE (SANGUE FACILE) del 1984 di Joel Coen

 

Sorprendente debutto cinematografico dei fratelli Coen (Ethan co-sceneggiatore in questo caso e Joel), i quali nel tempo hanno preferito virare perlopiù su commedie nere e film grotteschi, con grande rammarico di chi è rimasto folgorato da questo primo lavoro. Un noir estremo che parte da un classico triangolo, lui, lei e l’altro, e si sviluppa continuamente, frangente dopo frangente, in maniera inaspettata, sorprendente ed imprevedibile, tra inganni, lussuria e avidità, scombussolando le certezze acquisite da parte nostra nei confronti dei vari protagonisti.
Marty, proprietario di un locale, sospetta che la moglie Abby lo tradisca con Ray, uno dei suoi baristi. Assume quindi l’investigatore privato Visser per far pedinare la coppia. Quando l’investigatore gli fornisce le prove dell’esistenza di una relazione tra la moglie e Ray, Marty, geloso e furibondo, chiede a Visser di ucciderli……..
Una giovane e già bravissima Frances McDormand, moglie di Joel e musa ispiratrice dei due fratelli, sarà la donna contesa e fulcro della storia, dove il dubbio sulla sua vera natura sarà costantemente in bilico fino alla fine. Non meno rilevante gli altri tre protagonisti della storia. Il marito, l’amante e l’investigatore privato, miscelati perfettamente attraverso flashback, sbalzi temporali e montaggi iperbolici destinati a lasciare senza fiato, uno su tutti quando Abby passa da un luogo ad un altro in una frazione di secondo. Dialoghi taglienti e spigolosi, luci al neon, scontri continui tra i quattro personaggi sopra citati, primi piani in stile western all’italiana, oggetti semplici ma determinanti ai fini della storia (ved. l’accendino), reazioni che virano su percorsi senza senso e luoghi perfetti per un noir come questo (la strada di notte, un motel, un locale chiuso, un appartamento al buio), finiranno per catturare secondo per secondo la nostra attenzione e rapirci come solo i grandi film (perché questo lo è senza sé e senza ma) riescono a fare. Il sangue citato nel titolo non manca, vero o presunto, con sparatorie brutali a bruciapelo, accoltellamenti e badilate varie, rivelatosi per nostra fortuna come il condimento perfetto per una storia di per sé semplice, ma ricca di dettagli, piani sequenza brillanti, personaggi caratterizzati perfettamente e dalla fortissima personalità. Filmone vero, estremo al punto giusto, impreziosito da una musica magnetica e da una graffiante e cinica ironia. Applausi! VALUTAZIONE 9,5/10

 

H.E.