
Evan, prossimo a diventare padre, è un assistente sociale che lavora con adolescenti in difficoltà, finendo per prendere a cuore le loro vicissitudini familiari ….. pure troppo! Reduce da un passato oscuro, dove l’unico punto di riferimento è stato ed rimane tuttora la madre, Evan non esita a punire con torture e morti violente i genitori colpevoli di abusare e causare danni fisici e psicologici agli adolescenti in cura presso di lui. I cadaveri aumentano e ben presto compagna, madre e polizia iniziano a sospettare del bravo ed esemplare padre di famiglia Evan …….<
Se la componente psicologica finirà per diventarne l’anima principale, con un Seann William Scott (l’indimenticabile Stev Stifler di American Pie) perfetto nel ruolo del serial killer giustiziere, il regista Henry Jacobson (al suo debutto) non lesina con torture, splatter e scene iper violente, spesso improvvise e di sicuro impatto, comprese quelle afferenti i flashback psicopatici che affliggono il nostro protagonista Even. Nel mezzo anche un parto in presa diretta senza censura e creato a regola d’arte, il quale finirà per dare vita ad una serie di incroci ed analisi familiari legate a doppio filo con la vita estrema e segreta di Evan.
BLOODLINE è un thriller psicologico pieno di sangue (l’inizio shock mette subito le carte in tavola su cosa ci aspetta successivamente) ed atmosfere cupe e crude che riesce, pur prendendo spunto dal sopra citato Dexter, a sorprendere, stupire e coinvolgere quanto basta per ritagliarsi uno spazio estremo tutto suo nel panorama attuale del cinema estremo. Da vedere!! VALUTAZIONE 3/5
H.E.
