BRIGSBY BEAR (2017) di Dave McCary

 

Wow! L’originalità nel cinema è merce sempre più rara e mai come questa volta merita di essere elogiata fino in fondo. Autori, come regista, sceneggiatori e attore principale di questa sorprendente, ed originalissima, comedy-drama, troviamo il gruppo di comici e autori del Saturday Night Live degli ultimi 6 anni.
Il trentenne James è un fan di Brigsby Bear, una serie Tv su un orso con le sembianze di Teddy Ruxpin che salva il mondo dalle cattiverie di Sun Snatcher. Peccato che sia anche l’unico spettatore della serie, creata apposta per lui da una coppia di squilibrati che lo ha rapito in tenera età, separandolo così dal mondo reale. Quando l’FBI interviene e libera James, questi dovrà riconciliarsi con il mondo. James faticherà non poco ad integrarsi con la il nuovo mondo e la famiglia biologica. L’unica ancora di salvezza per lui sarà nuovamente Brigsby Bear, in quanto il desiderio di realizzare un nuovo episodio della serie tanto amata lo farò vivere una nuova incredibile avventura …….

Un film dolce amaro, che regala sorrisi e lacrime senza mai cadere nella commedia pura o demenziale e nemmeno sul melodramma. Il punto di partenza è l’amore incondizionato (imposto in questo caso) e la fiducia di un uomo (con la mente di bambin), condizionato all’inverosimile da due genitori folli come quelli del Kynodontas di Lanthimos, per una serie tv infantile e sicura alla ‘Bear nella grande casa blu’, dove il lieto fine, la facile sconfitta dei cattivi, i messaggi educativi e regole semplici sono fondamentali per il buon esito degli episodi ed il sicuro successo della serie.
Già solo i primi dieci minuti valgono quanto un film, dove assisteremo subito al mondo fittizio e balordo creato a regola d’arte per sottomettere e rendere ‘felice’ il figlio adottato con la forza per l’eternità, attraverso la realizzazione di qualcosa di talmente folle e bizzarro da lasciare subito stordito lo spettatore.
Un inizio post atomico alla BAD BOY BUBBY (con tanto di maschere anti gas pe rnon contaminarsi con il pericoloso mondo esterno), dove la violenza estrema alla quale veniva sottoposto Bubby viene sostituita per James con un mondo immaginario, fantasy e sicuro per la sua ingenua mente, costretta a rimanere infantile per sempre. A rendere ancora più forte l’impatto fantastico della famiglia assurda, la presenza di un’icona assoluta del cinema fantastico americano nei panni del padre rapitore, quel Mark Hamill conosciuto in tutto il mondo come Luke Skywalker.
La forza del film è la leggerezza e la facilità con cui gli eventi narrati, basati su un vento tragico come il rapimento di un bambino strappato alla famiglia quando ancora neonato, si evolvono con estrema naturalezza, mostrando una positiva inarrestabile da parte di James e di chi lo supporterà nella realizzazione del suo film sul personaggio tanto amato Brigsby Bear. A rendere ancora più forte l’impatto emotivo della storia la contrapposizione tra il mondo anni ’80 nel quale è cresciuto James, tra VHS. TV con il tubo catodico e aspetti post atomici deliranti con il mondo attuale, dominato da social network ed una vita frenetica dove tutto deve correre a 200 km/h per forza.
Probabilmente chiunque nato negli anni ’80 se sarebbe stato costretto a visionare sempre e solo una serie Tv per tutta la vita (KENSHIRO sarebbe stato un macello di sangue e gore, mentre HOLLY & BENJI non ci sarebbero stati dubbi sulla terra rotonda per i terrapiattisti), la fragile mente di un bambino sarebbe stata condizionata irrimediabilmente anche da adulto.
Atmosfere vintage alternate ad altre incredibilmente innovatore e frizzanti, vi trascineranno in un mondo bizzarro, divertente e contemporaneamente triste, dove spesso i sorrisi rischieranno di tramutarsi in lacrime all’improvviso e senza preavviso.
Difficile trovare nel cinema americano una pellicola del passato paragonabile a questa. Anche per questo motivo BRIGSBY BEAR è destinato a diventare nel tempo un piccolo grande cult e riferimento di un nuovo genere, capace di unire commedia intelligente e dramma esistenziale in maniera convincente, leggera ma tutt’altro che superficiale. Filmissimo! VALUTAZIONE 9/10
H.E.