BURIED (2010) di Rodrigo Cortés

Pellicola ansiogena e claustrofobica ad opera dello spagnolo Rodrigo Cortés Giráldez, divenuta celebre per aver puntato tutto su un unico protagonista per quasi 95 minuti (90 quelli eddettivi del film senza titoli di coda), anticipando così altri due thriller estremi di spessore maggiore usciti successivamente, diversi per ambientazione ma con diversi punti di contatto con questo film, come LOCKE di Steven Knight e THE GUILTY di Gustav Möller. 
Paul Conroy è un camionista statunitense che lavora in Iraq per una società privata specializzata nei rifornimenti alle truppe americane situate in Iraq dopo l’11 settembre del 2001. Dopo un attacco di un gruppo di iracheni, si sveglia e scopre di essere sepolto vivo in una bara. Con solo un accendino e un telefono cellulare è una corsa contro il tempo per sfuggire a questa trappola mortale claustrofobica …….<br>BURIED è un film che punta fortissimo sull’originalità della situazione estrema presentata, riuscendo a catalizzare l’attenzione dello spettatore in maniera totale sul malcapitato protagonista e sull’unico spazio poco felice, alquanto angusto e infernale come una bara di legno sepolta. Grazie ad ritmo frenetico ed incalzante il livello della tensione non cala mai, anzi, finirà per lievitare vertiginosamente sempre di più, man mano che i minuti passano e le speranze appaiono sempre più vane. Incredibile poi quanti pericoli si possano trovare in una bara sepolta nel deserto e soprattutto attraverso un cellulare, un oggetto, oramai parte della nostra vita, capace di salvare e ferire allo stesso tempo anima, cuore e mente di chi lo sta usando. 
Con enorme stupore riusciranno a trovare spazio in pochissimi metri quadri privi di luce: animali pericolosi, esecuzioni sommarie, terroristi, situazioni drammatiche alternate ad altre macabramente ironiche, violenza psicologica e perfino del gore. Il pezzo forte di questa pellicola è sicuramente il sorprendente finale, poco hollywoodiano e molto europeo, fortissimo, estremo e letale come una badilata in faccia senza preavviso. Bravissimo Ryan Reynolds, forse nel suo ruolo più convincente, a rendere partecipe fino allo sfinimento lo spettatore durante 95 minuti di sopravvivenza estrema, attraverso un’altalena di emozioni variabili ma mai banali. BURIED è un thriller psicologico ricchissimo di colpi di scena, con al suo interno una velata critica alla politica estera e militare americana post 2001, da visionare tutto d’un fiato, lasciandosi trasportare quanto più possibile con i diversi e vari stati d’animo del suo protagonista lungo questi 95 minuti di ansia e paura estrema! VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.

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