CARCINOMA (2014) di M.Dora (as A. Doran)

Uno dei registi più ‘maledetti’ e controversi del nuovo millennio è sicuramente il tedesco M.Dora. Al suo quinto lungometraggio (e diversi cortometraggi) Dora prova a tornare ai fasti del suo esordio, il famigerato CANNIBAL del 2006, che narrava le gesta del vero cannibale Armin Meiwes, personaggio venuto alla cronaca per aver mangiato un suo simile, consenziente, nel 2001. Memore del suo lavoro più estremo il regista tedesco prova a ricreare, superandole, quelle atmosfere malsane e putride utilizzando una tematica scomoda e quasi impronunciabile, come si evince dal titolo. Il film narra la storia di Dorian, un uomo con una neoplasia al colon allo stato avanzato. La sua sfiducia e diffidenza della medicina comune, influenzata anche dalle parole di un prete, lo porteranno a rifiutare le cure ospedaliere. La ricerca di una soddisfazione sessuale, dovuta ad un rapporto complicato con la sua ragazza, ed i consigli di lasciarsi andare da parte di un suo “amico”, lo porteranno ad essere torturato e poi ‘curato’ in maniera tradizionale, quasi occulta e mistica……Un film che trasuda marciume in ogni frangente, con atmosfere fumose e malsane perenni, musiche malinconiche ed inquietanti. Non mancano, come da prassi nei film di Dora, violenze enfatizzate tra animali (dei conigli e topi vengono dati in pasto ad un’enorme serpente, il quale compare anche in una insolita scena amorosa a tre), mentre è da sottolineare ed elogiare l’interpretazione dell’attore Dorian Piquardt, spettacolare e viscerale. La storia viene narrata con flashback e vari sbalzi temporali. Ansia ed angoscia ai massimi livelli, quando iniziano a manifestarsi in Dorian le prime avvisaglie del suo nuovo nemico, mentre lavora in un impianto di compostaggio e di trattamento di fanghi dalla dubbia provenienza, oppure mentre è in casa con la sua fidanzata, con sequenze intime e senza veli che narrano la discesa nella malattia.Avete presente CRAZY MURDER e THANATOMORPHOSE? peggio, molto peggio. Carne putrefatta, merda, sangue e liquidi vari sono mostrati in maniera decisamente pesante da vedere senza rischiare di vomitare. Indimenticabili alcune sequenze di morte e malessere fisico visionati dal nostro protagonista mentre si trova in ospedale.Sugli effetti visivi, malati e schifosi il regista non fa sconti, soprattutto nell’ultima mezzora, dove il nostro protagonista viene prima frustato selvaggiamente nella ferita da un paio di omosessuali in versione BDSM, e poi nella parte finale assistiamo ad una delle scene più marce e deviate del cinema estremo recente …..una sequenza rivoltante e stomachevole senza alcuna censura! Una scena liberatoria? forse, o forse no. Sicuramente di sofferenza indefinibile e fuori dal comune, secondo i canoni cinematografici conosciuti ai più. Durante la visione di questo film mi è tornato in mente anche un noto documentario, “SICK: The Life and Death of Bob Flanagan, Supermasochist” di Kirby Dick, storia vera di Bob, malato di fibrosi cistica e noto per essere un super masochista, probabile cura personale per alleviare il dolore fisico.CARCINOMA è un film drammatico potente, doloroso ed eccessivo, con una fotografia che affonda e sprofonda letteralmente nel dolore fisico e mentale del malato, esaltando il tutto grazie ad una qualità assoluta mai vista nei lavori precedenti di Dora. Una pellicola non solo di torture, sofferenza e marciume fisico, ma anche un “body horror” straziante veramente originale e realistico.Difficile da visionare sicuramente e non per tutti, destinato solo a pochi avvezzi al cinema più malsano ed al limite del pensabile. Capolavoro estremo! VALUTAZIONE 4/5

H.E.

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