CHOPPING MALL (SUPERMARKET HORROR) del 1986 di Jim Wynorski

“Have a nice day” SHORT CIRCUIT incontra ZOMBI (Dawn of the Dead) in questa trash slasher in pura salsa anni ’80. Capelli cotonati, stereo portatili a cassetta, ragazzi con livello intellettivo discutibile e improbabili robot ‘intelligenti’, saranno gli ingredienti perfetti per dare vita ad uno film meno riusciti dell’epoca ma forse tra i più amati di quel periodo, dove tutto, soprattutto l’eccesso, era fattibile e possibile nelle pellicole a basso costo. Un gruppo di adolescenti che lavora al centro commerciale si riunisce per una festa a tarda notte in uno dei negozi. Quando il centro commerciale viene bloccato prima che possano uscire, il sistema di sicurezza di tre innovatovi robot si attiva dopo un malfunzionamento, causato da un fulmine. Uno dopo l’altro i tre robot, armati cingoli, scariche elettriche e braccia meccaniche, cercano di liberare il centro commerciale dagli “intrusi”. Il gruppo di ragazzi e ragazze, lotterà con una serie di espedienti e armi raccolte nei vari negozi contro i tre robot, sperando che la notte finisca il prima possibile … Opera seconda del prolifico regista americano Jim Wynorski, autore di una filmografia corposa ma non certo memorabile, CHOPPING MALL, con produzione targata nientepopodimeno dal leggendario Roger Corman, intrattiene quanto basta per non annoiarsi, nonostante alcune scene tirate per i capelli e frangenti balordi non proprio esaltanti. Anche se l’aspetto dei tre robot lascia parecchio a desiderare, la loro cattiveria, voluta o meno poco importa, regalerà diverse perle estreme. Tra decapitazioni selvagge, secchiate di sangue, gole squarciate e corpi infuocati lo spettacolo è assicurato, trasformando man mano che si avanza con la storia la pellicola in puro territorio slasher. Un survival claustrofobico ricco di action in puro stile anni ’80 (vedasi la sequenza rocambolesca dell’ascensore) come lo sono per l’epoca il gruppetto stereotipato di ragazzi e ragazze, dove anche l’eroina ti turno viene presentata come una copia della Linda Hamilton di TERMINATOR. Tra le varie ragazze presenti, va citata la presenza di una giovanissima Barbara Crampton, vera e propria icona horror di tantissimi film horror indipendenti, dagli anni ’80 fino ai giorni nostri. SUPERMARKET HORROR (titolo italiano veramente horror) è un piccolo film che suscita ancora oggi nostalgia per un’epoca ricca di passione per l’horror e per il trash, questo non sempre voluto. Un piccolo merito di questo B-movie, noto inizialmente con il titolo KILLBOTS, è di anticipare di un anno l’idea, brillante, del capolavoro ROBOCOP di affidarsi (e fidarsi) dell’intelligenza artificiale robotica per garantire la sicurezza agli onesti cittadini destinati, soprattutto in questo caso, al consumismo esasperato!! BUY … OR DIE!! VALUTAZIONE 2,5/5

H.E.

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