COMPRAME UN REVOLVER (Buy Me a Gun) del 2019 di Julio Hernández Cordón

Il regista di TE PROMETO ANARQUÍA ritorna con un’altra opera particolare che mira a mostrare l’estremissima criminalità messicana attraverso una visione differente. Se nel suo film precedente il tutto era filtrato attraverso gli occhi di due skaters omosessuali, questa volta tocca visionarlo dal punto di vista di una bambina, troppo piccola per capire completamente quanto duro sia il mondo che la circonda ma costretta a lottare per trovare il proprio spazio, senza dover rinunciare alla propria personalità e speranza in un futuro migliore. 
In un Messico selvaggio e senza tempo, dove donne e ragazze stanno scomparendo, una bambina di nome Huck indossa una maschera per nascondere il suo genere. Aiuta suo padre (un tormentato tossicodipendente al quale sono state portate via moglie e figlia più grande) a prendersi cura di un campo di baseball abbandonato dove i narcos si riuniscono per giocare. Il padre cerca di proteggerla come può ma Huck trova spesso conforto solo grazie ai suoi amici coetanei, un gruppo di ragazzini perduti (i quali hanno per madre una bambola) che hanno il potere di mimetizzarsi nel deserto ventoso. Quando gli eventi, a causa di un narcotrafficante ucciso, prendono un piega ancora più sgradevole, Huck deve combattere per superare la sua realtà e sconfiggere il capo dei narcotrafficanti locali ….<br>In mondo quasi post apocalittico alla Kenshiro, dove i cartelli hanno rubato tutte le donne, ragazze e ragazzine di un luogo imprecisato e polveroso del Messico, tutto può diventare impossibile e maledettamente complicato. La forza interiore della piccola Huck, figlia della curiosità tipica della giovane età e la voglia di conoscenza inarrestabile, sarà l’unica arma possibile per non soccombere in un mondo privo di leggi da rispettare, dove l’unica regola da seguire è quella imposta dai più forti, in questo caso i cartelli. Dalla maschera indossata per nascondere la propria femminilità al difficile rapporto con il padre tossico, dalle brutali esecuzioni eseguite senza preavviso alle situazioni sempre più estreme nelle quali si caccia il padre di Huck, un uomo incapace soprattutto di salvare se stesso, la speranza spesso è rappresentata solo dai suoi amici e dai loro sogni, come quello di uno di loro amputato ad un braccio che cerca assiduamente l’arto perduto. 
COMPRAME UN REVOLVER è una pellicola originale, toccante, dolce e amara allo stesso tempo, dove l’ingenua e sognatrice Huck viene è costretta a non accorgersi della morte onnipresente che la circonda. Alla piccola Huck viene permesso così anche di eluderla, attraverso una visione pre adolescenziale ancora pura e non infettata dalla paura che attanaglia gli adulti nell’affrontare i micidiali e feroci cartelli messicani. 
Recitazioni importanti e spesso stranianti, una fotografia atta ad esaltare le atmosfere polverose e pericolose dei migliori MAD MAX, una conclusione feroce quanto imprevedibile e frangenti violentissimi filtrati attraverso visioni non sense, promuovono questa bellissima favola estrema e violenta, stranamente speranzosa sulla possibile volontà dei più giovani di cambiare un mondo apparentemente statico e caratterizzato da un perenne profumo di zolfo. Nuovo cinema messicano assolutamente da scoprire! VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.