CRASH (1996) di David Cronenberg

L’interesse per il connubio tra “carne” e motori da parte di D. Cronenberg ha origini lontane. Nello specifico sono iniziate con il cortometraggio “THE ITALIAN MACHINE” del 1976, dove uomini e motociclette finivano per divenire oggetti d’arte equiparati e pertanto associabili e similari, per proseguire poi con il capolavoro della fusione tra carne e tecnologia “VIDEODROME” del 1983.
Quale occasione migliore se non ispirarsi al romanzo CRASH di James Graham Ballard per realizzare sul grande schermo la sua opera, forse, più rappresentativa della sua visione estrema che intreccia uomo, macchina e perversioni sessuali estreme, figlie inevitabili della nostra epoca sempre più schiava e prigioniera della tecnologia da noi creata e ammirata.
Un’aberrante evoluzione fisica e mentale dell’uomo moderno rappresentata, con estrema semplicità, da parte dei protagonisti eccezionali di questa storia straniante e allucinante.
Il regista pubblicitario James Ballard durante un incidente d’auto impara ad associare il piacere sessuale agli scontri automobilistici e al rischio di morire su un’autostrada. James inizia una relazione pericolosa con la dottoressa Helena Remington, che in un sinistro ha perduto il marito e riesce a coinvolgere la moglie Catherine, affascinante e ninfomane, in complessi scambi di coppia. L’uomo incontra e subisce il fascino di Vaughan, autore di ricostruzioni di famosi incidenti……
Cronenberg riesce, grazie ad una serie di personaggi diversi, ma capaci di riconoscersi tra loro grazie ad un naturale magnetismo per le similari perversioni sessuali atipiche, a mettere in luce una visione propria e personale delle passioni umane erotiche e passionali sfrenate, che permettono di oscurare la paura più grande dell’umanità, la morte, a favore del piacere ad ogni costo. Per arrivare al delirante ed inquietante mondo sotterraneo morboso, folle di James e del suo nuovo amico Vaughan, Cronenberg presenta un crescente e pericoloso amalgama tra carne umana e metallo, attraverso protesi metalliche, cicatrici e lesioni dovute all’impatto devastante con il metallo delle auto incidentate. Quest’ultime sono proprio equiparate all’uomo divenendo una fonte inevitabile per il raggiungimento del piacere estremo, oscurando, come scritto in precedenza, la morte. Un’autodistruzione progressiva ed esponenziale che rispecchia con lucidità il vuoto che alberga da sempre nell’uomo, da sempre colmato con ricerche utopiche della felicità e, come in questo caso, del piacere più estremo e scellerato.
CRASH riesce ad entrare nella nostra mente e nel nostro stomaco, costringendoci a fare i conti con le nostre passioni più segrete, oscure e malvagie che sono parti intriganti delle nostre anime. Superfluo esaltare la regia, sempre monumentale da parte di Cronenberg, uno dei più grandi registi estremi e non solo, degli ultimi 50 anni. Attori magistrali, musiche soffocanti, atmosfere morbose, situazioni paradossali, che mescolano porno, weird ed estremo, destinate ad invadere la nostra mente durante la visione e, per fortuna, per sempre, rendendo questa pellicola uno dei vertici del cinema più controverso, erotico, sadomasochista e destabilizzante! VALUTAZIONE 5/5

H.E.

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