CRAZY MURDER (2014) di Doug Gerber & Caleb Pennypacker

Film estremo che inizia come un documentario, con immagini reali di senzatetto americani e con una didascalia dove viene evidenziata una statistica inquietante, uno su cinque di loro soffre di disturbi mentali gravissimi e dalle imprevedibili conseguenze. Dopo la premessa entra in scena il protagonista indiscusso del film, un clochard dall’aspetto spiritato, bislacco, preoccupante e senza nome (interpretato alla grande dall’attore sconosciuto Kevin Kenny), che mette subito le cose in chiaro al suo primo “appuntamento” con una ragazza in una panchina: la uccide con una coltellata alla gola, senza esitazione o motivazione. E questa sarà la prima di una lunga serie di vittime. Saranno freddati altri senzatetto come lui, afroamericani, ispanici, bianchi, donne, ragazze, neonati, anziani e chi più ne ha più ne metta…nessuna distinzione di età, sesso o di colore della pelle, nessuna motivazione e nessun dolore, almeno per lui, in quanto sembra immune alle sofferenze fisiche e dotato di una forza sovrumana. Una particolarità del film è la suddivisione in capitoli, ovvero le stagioni dell’anno, inverno, primavera ed estate&autunno, indicando una scia di morte e sangue lunga 12 mesi. Il nostro allucinato protagonista si differenzia dai mille serial killer del cinema conosciuto da alcune particolari caratteristiche. Adora spalmarsi il viso con i propri escrementi, ama i propri liquidi corporei, come saliva, urina, vomito ed è migliore di MacGyver nel realizzare armi fantasiose, taglienti ed estremamente letali, oppure semplicissime come dei mattoni trovati per terra. Lo vediamo spesso tormentato da incubi (o ricordi del passato) e sogni di flagellazioni e automutilazioni corporee particolari, come frantumarsi i denti o morire soffocato, e…rullo di tamburi….lo troviamo indeciso, in una scena, se ingoiare un profilattico o un cerotto per sfamarsi, vero dubbio amletico ? . Ogni tanto le persone “per bene” si accorgono di lui ed incredibilmente lo vogliono aiutare, errore che pagheranno con la vita ? . Il folgorato protagonista risulta invisibile alle forze dell’ordine e alle strutture sanitarie. Forse è questa la parte seria del film, un’aperta critica alle istituzioni americane che non vogliono vedere questi poveri disgraziati, i quali appaiono come sono nella realtà, completamente abbandonati. Il film è tremendo alla prima visione, coprofagia, infanticidio, violenza aberrante, sangue, merda e vomito in quantità industriale per 90 minuti impossibili da dimenticare. Senza una trama precisa e quasi privo di dialoghi, la forza della pellicola è, oltre alle scene iper violente e vomitevoli, l’imprevedibilità totale del nostro mitico killer e delle sue innumerevoli mattanze. Grazie a questi ingredienti la noia non è contemplata con CRAZY MURDER, un film e soprattutto un personaggio da podio del cinema indipendente più estremo e malsano. Bestiale e assolutamente imperdibile. VALUTAZIONE 4/5

H.E.

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