CRIMES OF THE FUTURE (2022) di David Cronenberg

“Il corpo è la realtà”!
Con un titolo medesimo di una precedente pellicola di Cronenberg, risalente al 1970, con la quale non ha altro in comune, CRIMES OF THE FUTURE segna il ritorno prepotente al genere iconico del regista canadese: il body horror.
In un futuro imprecisato, distopico e decadente, l’umanità è costretta, per sopravvivere, ad essere sempre più in sinergia con il mondo sintetico e tecnologico, costringendo così il corpo a subire nuove trasformazioni e mutazioni. Caprice e Saul Tenser sono due performer della nuova body art, con lui che mostra pubblicamente la metamorfosi dei suoi nuovi organi in spettacoli d’avanguardia. Timlin, un investigatore del National Organ Registry, segue ossessivamente i loro movimenti. Quando viene rivelato un gruppo misterioso legato ad un nuovo prodotto sintetico, la NOR cercherà di usare la notorietà di Saul per far luce sulla prossima fase dell’evoluzione umana ……
Performance art come nuova frontiera del piacere associato al dolore. Questa in sintesi è la presentazione, almeno della prima parte, di questa nuova opera horror e sci fi, dove il regista non esita a spingere deciso verso l’estremo sin dai primi minuti, con una scena inquietante, disturbante e raggelante, anche per i più avvezzi all’horror estremo. Un deciso ‘antipasto’ su cosa ci aspetta, soprattutto quando tale scena che, vede una madre ed il figlio protagonisti, svelerà solo nella seconda parte inquietanti risvolti di natura umana intrecciata a quella sintetica. Un processo evolutivo, afferente la specie umana, tanto caro a Cronenberg, già ampiamente presente nelle sue celebri pellicole precedenti, come VIDEODROME e eXistenZ. In questo caso è però vagliato attraverso una nuova prospettiva e visione futuribile, quella di sopravvivenza umana solo attraverso una nuova genetica nutrizionale innaturale.
Caratterizzato da una fotografia claustrofobica, arida e post apocalittica, il film ha nelle stranianti performance ‘artistiche’ dei suoi protagonisti, in particolare quella di Viggo Mortensen nei panni di Saul Tenser, la vera forza trainante del film, oltre ad esserne inevitabilmente anche la componente più interessante e coinvolgente, in quanto alcune tematiche relative all’evoluzione, accennate sopra, faticano a vedere la luce almeno inizialmente, complici personaggi di contorno di difficile catalogazione ( medici, chirurghi, poliziotti, agenti segreti, ribelli eversivi). Cronenberg, da regista e sceneggiatore abile e navigato in territori cinematografici non convenzionali, mette sul piatto diverse pietanze concettuali, che spaziano dal concetto di ‘nuovo sesso’ alla prossima frontiera dell’arte (interna in questo caso, non più esterna e facilmente visibile e fruibile a tutti), fino al concetto, non secondario, di proprietà del corpo. Proprio per queste tematiche, associate ad un’estetica che ha nel body horror la sua arma migliore, il film soddisferà non poco l’appetito cinefilo degli appassionati del cinema del secolo scorso di Cronenberg, mentre per gli altri apparirà come un tortuoso puzzle futuristico e visionario assai complicato, in quanto la tecnologia, ampiamente presente, appare lontana anni luce da quella attuale, in quanto legata a concetti analogici, steampunk e cyberpunk anni ’80. Le performance femminili, pur non deludendo mai, non lasciano mai il segno come la figura succitata di Mortensen, considerato le attrici presenti, Kristen Stewart e Léa Seydoux, in particolare quest’ultima. Tra le tante scene, in particolare le dissezioni cyberpunk (la prima e quella del bambino) ed il finale aperto, posizionano questo film tra i più estremi e visionari del regista, considerato che questo film arriva dopo oltre mezzo secolo di carriera cinematografica di primissimo livello e, per fortuna, mai banale.
CRIMES OF THE FUTURE è una nuova luce sulla evoluzione (o involuzione) della società attuale e di conseguenza della natura umana, destinata suo malgrado a fare i conti con inevitabili e sempre più frequenti cambiamenti (climatici, politici e sociali), legati sempre e comunque, per Cronenberg, al triplice e indissolubile legame tra sesso, piacere e dolore, fisico e psicologico! It’s evolution …. !! VALUTAZIONE 4,5/5

H.E.

Link: FACEBOOK INSTAGRAM LETTERBOXD IMDb TRAILER

Una risposta a “CRIMES OF THE FUTURE (2022) di David Cronenberg”

I commenti sono chiusi.