DANS MA PEAU (IN MY SKIN) del 2002 di Marina de Van

Lungometraggio d’esordio di Marina de van, indimenticabile ed apprezzata nel ruolo della ragazza inquietante nel mediometraggio REGARDE LA MER del 1997 di François Ozon. Film decisamente innovativo, nel genere body horror e sono solo, prendendo forse spunto dall’americano SAFE di Todd Haynes e dal cannibale TROUBLE EVERY DAY di Claire Denis, evolvendo però nel mondo del body horror tanto amato dal grande David Cronenberg. Marine de Van è bravissima ad unire il succitato genere “body horror” all’autolesionismo, puntando forte sulla schizofrenia e paranoia della protagonista, interpretata sempre da lei.
Esther è una giovane executive la cui vita sembra essere giunta a un grande, positivo punto di svolta: sul posto di lavoro si prospettano ottime possibilità di carriera e nella sfera privata da qualche tempo ha una relazione con Vincent, un ragazzo premuroso che sembra amarla profondamente. Durante una festa Esther, avventurandosi fuori dalla villa, si ferisce a una gamba ma se ne accorge solo molto più tardi, in quanto sembra incapace di provare dolore per la ferita. L’evento innesca una serie di reazioni nella psiche della ragazza che comincia a provare un fascino per l’automutilazione, per il suo sangue e per la sua pelle……
Se visivamente il film sorprende per le poderose sequenze di scarnificazione, condite da pelle e sangue in gran quantità, stupisce per la grande prova della de Van, in grado di rappresentare perfettamente la discesa nel pozzo senza fondo della follia di Esther, dove la ricerca del proprio ‘io’ a tutti i costi, causato inizialmente dall’assenza di dolore, la trascinerà in mondo oscuro, pericoloso e autodistruttivo, dove il desiderio sessuale sfocerà in un desiderio di auto cannibalismo senza precedenti nel cinema conosciuto fino ad allora. EAT, STARRY EYES, THANATOMORPHOSE, CONTRACTED, HALLEY sono tutti film ispirati a DANS MA PEAU e debitori del personaggio di Esther. La ricerca ossessiva di Esther (nell’angolo buio e nascosto del motel lontano da tutti) della perfezione, nella propria carne e nel suo dolore inesistente, finisce inevitabilmente per rapire lo spettatore, consapevole che tutti, nessuno escluso, vive di ossessioni, paure e desideri nascosti che non vuole condividere con nessuno. Un film imprescindibile se vogliamo conoscere l’estremo cinematografico a 360*. Disturbante, inquietante e sconvolgente capolavoro estremo del nuovo millennio! VALUTAZIONE 4,5/5

H.E.