DEADBEAT AT DAWN (1988) di Jim VanBebber

 

Prendete ADAN CHAPLIN, COMBAT SHOCK, DREDD, MAD MAX, THE RAID 1&2, THE WARRIORS, 1997 – FUGA DA NEW YORK, RAMBO e tutti gli action/punk movies giapponesi di fine ’70 e primi anni 80 … frullateli assieme ed ecco il risultato estremo e selvaggio: DEADBEAT AT DAWN, una pellicola low budget sanguinolenta più unica che rara, perla assoluta del cinema estremo indipendente made in USA di fine anni ’80!
Jim VanBebber, regista, curatore degli effetti speciali (straordinari), produttore e attore principale del film, realizza, con pochi mezzi e con una capacità unica di cogliere il marcio che circondava i luccicanti anni ’80 americani, una storia d’azione, splatter e gore travolgente dal fascino irripetibile.
Dayton, Ohio. Goose, un esperto di arti marziali e letale con il Nunchaku, è il leader dei “The Ravens”, una banda di strada che ha una faida con i ‘Spiders’, la loro storica banda rivale. Dopo uno scontro quasi mortale con uno degli ‘Spiders’, Goose promette alla sua ragazza di lasciare la vita di strada ed abbandonare la gang. Quando tutto sembra andare per il meglio, mentre Goose si assenta dall’appartamento condiviso con la sua fidanzata, quest’ultima finisce per essere stuprata e massacrata dagli ‘Spider’. Scoperto l’accaduto, a Goose non resterà che vendicarsi in maniera brutale per mettere pace alla propria anima martoriata ……..
Assieme ad ADAM CHAPLIN e RIKI-OH: The Story of Ricky, questo film rappresenta il massimo dell’action estremo ‘splatteroso’ e senza regole dinamiche e logiche. Così genuino e naturale da trasportare lo spettatore nell’universo delirante e marcio nel quale è costretto a vivere il nostro protagonista Goose. Dal padre tossico ed allucinato reduce dal Vietnam ad una serie di combattimenti feroci ed ultra violenti spesso inverosimili ma strepitosi per la dose l’enorme quantità di sangue versato e brandelli di carne spappolata. Una storia cruda con sfondo un’America allo sbando, poco simpatica al contrario di quella mostrata negli action muscolosi e horror mascherati di quel periodo, similare alle atmosfere blande e squallide di COMBAT SHOCK, nichiliste e senza speranza di TAXI DRIVER e HARDCORE.
Lo scontro finale con il capo degli ‘Spiders’ riporta alla memoria l’ultra violenza fumettistica di Kenshiro, tra dita mozzate, gole squarciate ed ettolitri di sangue. Il tutto immerso in un’ambientazione squallida di giungla urbana quanto mai deprimente, tra ratti, esseri spregevoli senza anima e cuore, siringhe sporche di sangue e sporcizia in ogni dove. DEADBEAT AT DAWN è un monumentale film estremo da vedere e rivedere fino allo sfinimento, grondante sangue e violenza esagerata, destinata quest’ultima ad esplodere nel finale in un epico quanto amaro epilogo. Tritolo Puro! VALUTAZIONE 8,5/10

 

H.E.