DEXTER – PRIMA STAGIONE (2006) by James Manos Jr.

Metà del primo decennio 2000. In un periodo fiacco per quanto concerne le serie estreme e horror, James Manos Jr. crea qualcosa di grandioso e unico fino ad allora: DEXTER.
Serie (la prima stagione) tratta dal romanzo ‘Darkly Dreaming Dexter’ (La mano sinistra di Dio) di Jeff Lindsay e capace di stravolgere completamente il concetto di serial killer giusto e determinato a cogliere due piccioni con una fava: uccidere i peggiori pervertiti e depravati (sfuggiti alla giustizia regolare) di Miami e sfogare la sua indole omicida, impossibile da reprimere o soffocare.
Protagonista Dexter Morgan appunto, un insospettabile tecnico forense nell’analisi delle tracce ematiche della polizia scientifica di Miami (location ideale per narrare le sue gesta). Già questo basterebbe per dare vita ad una serie interessante. Per nostra fortuna, prima il romanzo sopra citato e poi la prima stagione di questa sanguinosa serie, la storia presente e passata di Dexter presenta molteplici ramificazioni, che coinvolgono il padre adottivo, un poliziotto, la sorella e soprattutto il suo oscuro passato di un’infanzia terrificante ed agghiacciante dimenticata a causa della tenerà età vissuta all’epoca da Dexter Morgan, che scopriremo vissuta e creatasi in un bagno di sangue.
Parallelamente seguiremo le vicende del presente, con Dexter e la squadra omicidi impegnate a cacciare uno spietato assassino seriale denominato ‘il killer del camion frigo’, e soprattutto del passato. Nel quale scopriremo le vicissitudini che portarono Dexter a collezionare oggi in vetrini il sangue delle sue prede ed il ‘codice di Harry’, il padre defunto (interpretato alla grandissima dal guerriero della notte James Remar), che lo guidò ed indirizzo a ‘cellofanare’ le sue vittime, dopo succulenti torture, ed evitare di lasciare tracce compromettenti, oltre a sfogare una natura estrema impossibile da imprigionare.
Dalla prima puntata alla dodicesima, l’evoluzione dello scontro tra Dexter ed il suo ‘nemico’, il sopracitato ‘killer del camion frigo’, finiranno per appassionare e coinvolgere milioni di appassionati dell’estremo in tutto il mondo. Non meno appassionante l’obbligo morale ed etico da parte di Dexter Morgan di crearsi un mondo di apparente tranquillità agli occhi dei suoi colleghi. Dalle ciambelle offerte tutti i giorni, alla ricerca di una fidanzata tranquilla e complessata (con la quale condividerà altre stagioni, chiedere a TRINITY per conferma) ed un rapporto di fiducia e stima reciproca fiducia con la sorella Debra, ribelle e casinista ma destinata a rappresentare a lungo un punto di riferimento fondamentale per Dexter.
Inizio shock e finale con il botto, con un episodio conclusivo tra i migliori di sempre delle serie TV, a pari merito (per quanto concerne le stagioni successive di Dexter, ben 8) solo con quello della quarta stagione, dove il cattivone di turno, tale sarà interpretato da un gigantesco Arthur Mitchell.
Se a qualcuno sono sfuggite le gesta estreme di Dexter consiglio di recuperare almeno le prime 4 stagioni (meritevoli solo le prime due e la 4°, a mio modesto parere la più estrema), in quanto le altre (dalla 5a all’8a) tirano a campare e vivono parecchio di rendita della prima stagione. Una penultima menzione per la simpaticissima e riuscita sigla d’apertura, la quale ha contribuito non poco al successo della serie. Per ultimo, un applauso all’attore protagonista, Michael C. Hall, rivelatosi scelta quanto mai azzeccata nell’incarnare un eroe del ‘bene comune’ così controverso e letale (con le lame poi …. un vero maestro). Serie estrema fondamentale! VALUTAZIONE 9/10

 

H.E.