ENGINEERING RED (Конструктор красного цвета) del 1993 di Andrey I.

Dalle profondità più oscure e malsane del web russo, ecco un documentario sperimentale più unico che raro e opera prima di uno studente di medicina. Questa superba visione estrema, a metà strada tra un mondo movie (con video creati ad arte) degli anni ’60 e uno shokumentary anni ’90 made in USA (con tantissime sequenze estreme vere e reali), vagamente ispirata al romanzo LA MONTAGNA INCANTATA di Thomas Mann si evolve e contorce sulle leggende urbane legate all’URSS per quanto concerne la realizzazione in laboratorio di super soldati ‘bio meccanici’. Un vero e proprio viaggio caleidoscopico, iniziatico e illuminante(?) sulla ‘civilizzazione’ del secolo scorso, filtrata attraverso una serie di aberranti visioni di operazioni chirurgiche (senza censura) e video surreali. Corpi dilaniati dalla guerra e da terrificanti ustioni, necrofilia, antropologia, gemelli siamesi, manicomi, esperimenti militari, operazioni chirurgiche ed estetiche allucinanti, delicate operazioni cardiovascolari, ossa umane pulite e gelosamente conservate, parti cesari, scarnificazioni, cervelli umani sezionati e tantissimi operazioni ‘a vivo’, rappresenteranno il cuore pulsante, assai inquietante, di questo doc shock. Ad alternare le visioni scioccanti ci saranno intermezzi video lisergici che spazieranno dall’arte contemporanea all’architettura moderna, fino a esibizioni ‘extreme food’ della magnetica attrice e modella russa Anna Syomkina, degna conclusione ‘art house’ di questo lavoro inclassificabile. Come anticipato in precedenza, i gemelli siamesi saranno una costante per tutto il documentario, attraverso visioni inquietanti con annesse operazioni chirurgiche destinate alla separazioni di fratelli e sorelle nati e cresciuti nello stesso corpo. Un ‘body horror’ che sembra seguire le orme di David Cronenberg e anticipare le nervose visioni, sempre dalla madre Russia, di Andrey Iskanov per il suo docu-film ‘Philosophy of a Knife’, Uno shockumentary sperimentale legato al passato ma proiettato al futuro, senza limiti e confini per quanto concerne l’estremo, dove sangue, carne e metallo strizzano l’occhio addirittura al cyberpunk targato Shinya Tsukamoto (la sequenza di una ricostruzione in metallo delle struttura portante di una gamba è semplicemente allucinante e sembra partorita dal primo Tetsuo).Un lavoro estremo, confuso e stimolante, destinato non solo agli aficionados dei generi sopra citati ma a tutti gli amanti di opere sotterranee, selvagge, prive di censura e decisamente VM18!! VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.

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