ET IN TERRA PAX (2010) di Matteo Botrugno & Daniele Coluccini

Quando il cinema italiano accende i riflettori sulle proprie periferie, mostrandone la dura realtà, evitando retoriche e sentimentalismi banali, non sbaglia mai e ritorna ad essere grande, come nella sua epoca d’oro vissuta negli anni ’60 e 70. L’esordio alla regia dei giovani registi Botrugno e Coluccini è un dramma estremo crudo, vero, doloroso e privo di speranza, dove tossicodipendenza, prostituzione, povertà e malavita di quartiere ne saranno la colonna visiva dominante e distruttiva.
Il film segue tre storie destinate sin da subito ad incrociarsi e finire assieme nel baratro del disagio e malessere che le circonda. Sfondo delle storie il ‘Serpentone’ del quartiere Corviale, periferia di Roma. Marco, ex detenuto, torna a spacciare cocaina controvoglia per conto dei suoi vecchi compari Glauco e Mauro. Faustino, Massimo e Federico sono tre bulletti del quartiere che trascorrono le loro giornate fra droga e bravate. Sonia, si divide tra gli studi universitari ed il lavoro serale nella bisca di Sergio. Un incidente porterà i protagonisti a lasciare dietro di sé una scia di fuoco, sangue e violenza estrema ……
Il film prende il titolo dal movimento musicale ET IN TERRA PAX di Vivaldi, colonna sonora inevitabile e quanto mai congeniale per descrivere l’atto finale dell’ineluttabile drammatico destino che ne segnerà l’amara conclusione. Pellicola tremendamente efficace nel trasmettere tutto il disagio ed il vuoto che avvolge i diversi protagonisti, dove ognuno di loro è costretto a convivere con demoni reali e divoratori della propria speranza di rivalsa, destinata sempre ad essere soffocata come il desiderio di libertà di un pesce in un aquario. I due registi, grazie ad una fotografia ad ampio respiro e di grandissimo livello, colpiscono sempre nel segno ad ogni inquadratura. Merito di dialoghi, rumori, sguardi e silenzi che raccontano più di quanto viene mostrato a prima vista. Se la prima parte pone le basi per l’esplosione finale, tutto quanto narrato in precedenza torna prepotente per distruggere i nostri 5 protagonisti, i quali finiranno nella centrifuga della periferia degradata, quasi fosse un mostro tentacolare, che non gli permetterà di fuggire …… nemmeno con la morte.
ET IN TERRA PAX, uno dei ‘disturbing dramas’ italiani più tosti e riusciti del cinema italiano, non solo recente, attinge a piene mani dal cinema di Pasolini, Garrone e Caligari, con il pregio però di una originalità pura, scarna e feroce, come la periferia depravata e abbandonata egregiamente mostrata senza sconti. Un grandissimo film italiano indipendente che merita di essere divulgato, sostenuto e di essere giustamente valorizzato! Stupendo! VALUTAZIONE 9/10

 

H.E.