EXOTICA (1994) di Atom Egoyan

Il cinema canadese, da Cronenberg a Villeneuve, è sempre riuscito a distinguersi da quello statunitense, per stile e tematiche, regalando opere contorte, magnetiche e uniche. Uno dei lavori più accattivanti e significativi degli anni ’90 è sicuramente EXOTICA, film scritto e diretto dal regista canadese di origini armene Atom Egoyan. Un mix di sensualità torbida e morbosa, dramma a tinte forti, personaggi dannati ed un puzzle labirintico destinato a completarsi in un finale amaro, triste ed estremo.Exotica è uno strip kitsch esclusivo di Toronto. In questo luogo si incontrano e incrociano le vite di personaggi diversi. Frequentatori abituali come Francis Brown, un revisore dei conti che tenta di annegare il lutto per la moglie e la figlia tra le sensuali spogliarelliste, in particolare con Christina, ex ragazza del dj e voce del locale, l’inquietante Eric. in questo torbido triangolo finirà anche Thomas, un ragazzo gay proprietario di un negozio di animali e contrabbandiere di animali esotici, al quale Francis sta revisionando i conti del suo negozio. Tra gelosie, momenti torbidi e ricordi dolorosi, un regolamento di conti si prospetta all’orizzonte tra Francis e Eric, mentre un ricordo lontano e sepolto è destinato a scombussolare nuovamente la vita loro, di Christina e di tutti gli altri personaggi coinvolti in questa storia ……Per almeno un’ora faticheremo a collegare e capire le diverse storie dei molteplici personaggi presentati. A graffiare la nostra curiosità saranno le perenni atmosfere ossessive che troveranno nel club Exotica, gestito da una ‘regina’ incinta e lesbica, un punto di partenza ma, lo scopriremo alla fine, anche di arrivo inevitabile. Una sceneggiatura magistrale che parte confusa e contorta, per crescere esponenzialmente nella seconda parte, dove amore, sofferenza, sensi di colpa finiranno in un frullatore di emozioni sospese, logoranti e strazianti. Il rapporto tra Francis e Christina, centrale per tutta la storia, si eleverà oltre l’erotismo e l’amore, in quanto rappresenterà un’ancora di salvezza per entrambi per non sprofondare in un abisso senza fondo Un film alla Almodovar privato però della celebre ironia del regista spagnolo, dove storie e personaggi inizialmente incompatibili, si intrecceranno tra loro in un racconto sempre più vicino alle sofferenze della vita reale.Un mosaico di persone enigmatiche ed estremamente sole (con interpretazioni di attori e attrici in stato di grazia), atmosfere d’altri tempi e una colonna sonora avvolgente (la prima ad opera di Mychael Danna), finiranno per lasciarci a fine visione smarriti ed un senso di impotenza estremo sulle dinamiche imprevedibili della vita e, in particolar modo, del destino beffardo che tante volte la contraddistingue. Un grande ‘drama noir’ da visione obbligatoria! VALUTAZIONE 4,5/5

H.E.

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