FRIED BARRY (2020) di Ryan Kruger

Spesso e per fortuna alcuni cortometraggi brillanti finiscono per diventare dei lungometraggi, regalando ampio respiro a personaggi e situazioni estremamente accattivanti. E’ il caso di FRIED BARRY, un film sudafricano che trae spunto dall’omonimo short del 2017 (sempre opera dello stesso regista), con protagonista un allucinato eroinomane immerso in un trip delirante, interpretato allora come oggi da un carismatico attore, il semisconosciuto al grande pubblico, l’americano Gary Green … una vera forza della natura! Barry è un bastardo tossicodipendente eroinomane che, dopo l’ennesimo litigio con la moglie, viene rapito dagli alieni. Il visitatore alieno che assume il controllo del suo corpo lo porta a fare un giro senza meta attraverso Cape Town. Quello che segue è un allucinato percorso urbano fatto di droga, sporcizia, sesso e violenza, mentre il nostro turista alieno si scontra con le peggiori crepe dei bassifondi di Cape Town e allo stesso tempo con le sue meraviglie ……. REFLECTION OF EVIL incontra BAD BOY BUBBY (uno dei figli di Barry si chiama proprio così) che a sua volta incontra UNDER THE SKIN, il tutto catapultato in un videoclip infinto e intrippante degli anni ’90, musica elettronica compresa, alla Aphex Twin. Il film rispecchia alla grande la straripante e anarchica figura del protagonista, che, come un flipper impazzito tra viaggi allucinogeni, parti estremi (tanta roba questo), sesso sfrenato, personaggi bislacchi e perversi, fino a controverse storie d’amore, romantiche ma per nulla convenzionali, finirà per conquistare senza buonismi banali quasi tutti quelli che incrociano la sua strada. O almeno non gli è mai differente. Oltre alla già citata musica elettronica e una sceneggiatura che appare improvvisata a prima vista (ma ovviamente non lo è), finiamo per essere catapultati in situazioni non sense imprevedibili, dove il nostro incredibile Barry finirà per passare con disinvoltura a combattere all’ultimo sangue con un pedofilo a sopravvivere in un delirante ospedale psichiatrico, da volare come Superman sulla città a sensazionali notti di sesso e passione sfrenata, senza dimenticare miracoli improvvisi e spettacolari. FRIED BARRY, dopo una prima mezz’ora macchinosa e dal ritmo blando, cresce poderosamente man mano che si avanza nella pellicola, verso un atto finale completamente esagerato, ricco di sorprese e varianti estreme mai banali. Un piccolo film destinato a diventare un cult del cinema weird incline all’estremo!! VALUTAZIONE 3.5/5

H.E.

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