FYRE: The Greatest Party That Never Happened (2019) di Chris Smith

 

Dopo aver conquistato tutti con il documentario ‘JIM & ANDY’, dedicato al dietro alle quinte del film MAN OF THE MOON con Jim Carrey e afferente la controversa figura del comico Andy Kaufman, il regista Chris Smith fa di nuovo centro, sparando senza sicura su una delle storie recenti più assurde e grottesche, ovvero il famigerato e fallimentare ‘Fyre Festival’.
Nell’estate del 2016, il rapper Ja Rule ed il suo amico Billy McFarland, un rampante imprenditore delle new economy e amante della bella vita, lanciarono, attraverso l’hashtag #fyrefestival e con il beneficio di decine di ‘influencer’ americani di instagram e facebook, un festival a loro dire destinato ad entrare nella storia. Una rassegna di musica, modelle, bella vita e musicisti del calibro dei BLINK 182 da tenersi nella ex isola di Pablo Escobar, nelle Bahamas. La promozione online su larga scala, nella quale furono vendute in anticipo ville e case da sogno addirittura per $ 250.000, creò un’attesa senza precedenti, dove la corsa per accaparrarsi i biglietti, alla modica cifra di $ 3000, divenne incontenibile. Billy McFarland, assieme a Ja Rule, realizzò un video promozionale da sogno, con le migliori e più famose modelle, mostrando feste sulla spiaggia e yacht di lusso, regalando a tutti il sogno di partecipare ad un festival sull’isola (ex) del trafficante di cocaina più famoso della storia.
Chris Smith segue, attraverso filmati rigorosamente originali, tutta la trafila di questo oramai disgraziatamente celebre festival, e le sue disavventure, che avrebbe dovuto tenersi a cavallo di aprile e maggio 2017 nelle Bahamas.
Una vera discesa negli inferi da parte di tutti quelli che sono stati coinvolti da Billy McFarland in questo progetto. Le numerose interviste, di pari passo con la cronologia degli eventi narrati, dalla gestazione fino al tragico epilogo del festival e le sue conseguenze, mostreranno quanto i social network, i cosiddetti ‘influencer’ (tanto fumo e poco arrosto in molti casi), le presentazioni di mondi fittizi che ostentano una vita di lusso e zero fatica, siano destinati ad alimentare mostri affamati di denaro e truffe colossali come il sopra citato Billy McFarland.
Incredibilmente viene messa a nudo l’estrema fragilità di sistema mediatico dell’era digitale quanto mai necessariamente rivedibile e ancora oggi ostentato ed ammirato dallo ‘sfigato medio’ (cit. Billy McFarland dal documentario). Gli aneddoti del dietro alle quinte di questo disastroso festival mai realizzato (che però non ha impedito a migliaia di persone di avventurarsi in un luogo privo di tutto e che ha fatto uscire in molti l’istinto selvaggio di sopravvivenza più becero), saranno spesso inquietanti, imbarazzanti e scioccanti.
L’analisi finale da parte di Chris è da manuale del documentario, dove nessuno sarà risparmiato e la genuinità delle interviste lascerà più volte sbalorditi.
Curiosamente ad inizio 2019 è uscito un altro documentario dedicato a questo bizzarro festival mai realizzato, dal titolo FYRE FRAUD, dedicato principalmente ai postumi ed alla parte legale.
Documentario magnetico, accattivante e necessario per aprire gli occhi su un mondo scintillante in apparenza quanto oscuro nelle sue viscere come quello dei social media e di tutto quanto siano in grado di manipolare. L’importante è essere consapevole che dietro c’è e ci sarà sempre il McFarland di turno, pronto a fotterti con il sorriso stampato in faccia. Opera unica, travolgente e sconvolgente! VALUTAZIONE 8,5/10

 

H.E.