GERONTOPHILIA (2013) di Bruce La Bruce

Tema di questa pellicola, la più seriosa e drammatica del regista canadese Bruce La Bruce (OTTO, L.A. ZOMBIE) è la particolare parafilia denominata ‘gerontofilia’, la quale è afferente all’attrazione sessuale verso persone anziane da parte di persone molto più giovani.
Abbandonati gli ‘amati’ zombie da parte del noto autore queer, lo stesso ci porta su terreni delicati e particolari, evitando scene hard ma prediligendo quelle ad alto tasso omoerotico, con effusioni e dialoghi graffianti che comunque lasciano ben poco all’immaginazione.
Lake ha una relazione diretta con Desiree ma si ritrova attratto dagli uomini anziani mentre lavora in piscina come bagnino. Quando non riesce più a controllare i suoi desideri, inizia a lavorare in una casa di riposo, la stessa dove opera la madre, per anziani. Trai tanti ospiti vi è Mr. Peabody, con il quale Lake inizia sin da subito ad instaurare un rapporto di amicizia, destinato nel tempo a trasformarsi in qualcosa di decisamente più intimo ……..
Bruce La Bruce questa volta riesce, al contrario degli altri suoi lavori passati (e più recenti) a bilanciare ironia e drammatico, senza mai scivolare completamente nel dramma disturbante, in quanto la pellicola è continuamente alleggerita da situazioni bizzarre e divertenti (la scena iniziale in piscina, mentre Lake si eccita mentre rianima un anziano che sta annegando racchiude al meglio questo particolare concetto sopra descritto).
Tutto non è mai lasciato al caso, dagli ottimi disegni realizzati da Lake al poster gigantesco dietro al letto dedicato a Mahatma Gandhi, il quale sembra vigilare in maniera simpatica sulle gesta del giovane ‘gerontofilo’.
Se per buona parte si naviga sui terreni drammatici e bizzarri, accennati sopra, nella parte finale ci si avventura in una particolarissima fuga d’amore, amicizia e riconoscenza in stile ‘Harold e Maude’, celebre film di Hal Ashby.
GERONTOPHILIA è senza dubbio un film coraggioso, per nulla convenzionale e destinato a scatenare riflessioni e analisi controverse a fine visione, facilitato anche dalla breve durata e dalle validissime interpretazioni dei due protagonisti principali e di quelli secondari (madre di Lake su tutti). Da vedere! VALUTAZIONE 8/10

H.E.