GIRL ON THE THIRD FLOOR (2019) di Travis Stevens

Ecco una delle sorprese indie horror più brillanti ed originali di questo secondo semestre 2019. Alla regia troviamo un veterano di produzioni di film estremi come Travis Stevens (STARRY EYES, A HORRIBLE WAY TO DIE solo per citarne un paio), mentre come interprete principale abbiamo il celebre ex lottatore MMA e wrestler CM Punk (Phillip Jack Brooks), vero mattatore della pellicola e perfettamente calato nel glorioso ruolo di ‘solo contro tutti e tutto’. Gli ingredienti spolverati lungo il corso della pellicola per fortuna sono molteplici e di diversa natura estrema, in un crescendo continuo ed inarrestabile che finirà per diventare micidiale man mano che la storia avanza, trasformando un classico thriller psicologico, banale anche se frizzante della prima mezz’ora, in qualcosa di imprevedibile, stupefacente ed assai stimolante. Don Koch, un ex broker finanziario, lascia New York per rifugiarsi in una vecchia città di provincia. In compagnia del suo cane, Don Koch anticipa di qualche giorno l’arrivo della moglie incinta, con l’obiettivo di ultimare i lavori della nuova acquistata al fine di renderla quanto più confortevole per consorte e neonata in arrivo. Mentre cerca di sistemare tubature e muri fatiscenti, Sarah, una bella e giovane ragazza del quartiere, si presenta all’improvviso ed inizia a provocarlo, finendo senza perdere troppo tempo a letto con lui. Ben presto la storia prenderà una piega sempre più inquietante, in quanto Sarah finirà per entrare più volte in casa senza essere invitata. Questo, sommato a misteriose scomparse (del cane di Don e di un suo amico carpentiere) ed a strani e misteriosi avvenimenti senza senza logica, che continuano ad accadere nella casa, finiranno per mettere in allarme Don. Quello che accadrà però andrà ben oltre la sua immaginazione, costringendolo ad affrontare qualcosa di mostruoso, agghiacciante e antico che vive in simbiosi con la sua nuova dimora …….CM Punk dimostra di essere un personaggio da film horror a 360°, capace di fare prima il donnaiolo misero stile Keanu Reeves in ‘KNOCK, KNOCK’ di Eli Roth (li erano due, qui la bella ragazza tentatrice è una sola …. forse), di fare poi il verso al Bruce Campbell de LA CASA di Raimi ma anche cattivo e spietato quando serve, come il peggiore dei serial killer anni ’80, finendo così per cambiare e mutare assieme agli eventi sempre più inquietanti che lo circondano e coinvolgono. Il pezzo forte però rimane la ‘casa’, la quale pulsa e spruzza sperma, sangue e altri liquidi indefiniti da ogni foro possibile, nella quale stanze abilmente occultate e intercapedini impensabili riportano alla memoria LA CASA NERA (The People Under the Stairs) di Wes Craven. Ispirazioni molteplici e ben radicate nell’horror d’annata, dove effetti speciali tradizionali (vivaddio) finiranno per diventare la punta di diamante della seconda parte, con sacche umane indefinite, una ragazza dal volto scarnificato e altre perle estreme che faranno brillare gli occhi a chi è cresciuto a pane e horror il secolo scorso con il cinema di Mr. ‘Body Horror’ David Cronenberg, ampiamente omaggiato anche questa volta. Da ‘thriller psicologico’ a Horror (con l’H maiuscola) sovrannaturale psicologico il passo è breve e soprattutto indolore (non certo per Don), riuscendo a dare forma e vita ad un’opera singolare e originale anche se omaggia alla grande il cinema d’annata sopra citato ma anche la recente serie tv AMERICAN HORROR STORY (la prima stagione). Una casa ‘viva’, estrema e ‘giudicatrice’ raramente si era vista, ancora di più se nata nel peccato e nel dolore, sempre rumorosa e perennemente grondante sangue, sperma e frattaglie umane. L’ultimo atto è fantasia estrema allo stato puro, dove gore, eros, sadomaso e orrore fantasy troveranno spazio e gloria alla grande. Un film dinamico, estremamente coraggioso (senza CGI e senza seguire una storyline horror prevedibile e ben definita) e che non annoia mai, sconsigliato solo in parte per chi ama i cani (solo una scena ma è bella tosta) e fortemente consigliato agli ultra quarantenni sposati che desiderano, a loro rischio e pericolo, una felice avventura con una bella e provocante ventenne. Amen, come direbbe la signora, protestante e amante del bourbon, vicina di casa di Don!! VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.