HEADLESS (2015) di Arthur Cullipher

L’unione perfetta tra gore e slasher ha dato vita a HEADLESS, “lost slasher film from 1978”, spin-off dell’immenso FOUND di Scott Schirmer, quest’ultima opera horror disturbante quasi unica nel panorama attuale. Arthur Culliper, curatore degli effetti speciali di FOUND e con alle spalle un paio di cortometraggi, cambia totalmente direzione rispetto al film di Schirmer, tralasciando la parte drammatica e prediligendo un’ironia macabra e citazionista del genere slasher fine ’70 e primi ’80, arricchendola con gore sporco, nudità in gran quantità e frammenti onirici e sognati dal forte impatto visivo. La componente psicologica, seppur frammentata, passa in secondo piano ma non è del tutto assente, in quanto è sempre presente lungo l’arco della storia.Dopo un fake trailer in stile GRINDHOUSE anni ’70 dedicato alla nascita improvvisa di WOLF-BABY. riassaporiamo alcune sequenze disturbanti già visionate nel grandioso FOUND, per poi seguire le vicende del nostro serial killer con la maschera di teschio, aiutato e guidato dal suo alter-ego bambino in un percorso di morte e depravazioni varie. Il passato doloroso è destinato a ritornare in maniera prepotente nel presente del silenzioso killer mascherato, dove l’obiettivo principale delle sue fantasie abominevoli è, nel presente come nel passato, il genere femminile, in particolare una ragazza bionda che lavora presso una sala bowling e che ricorda una figura femminile del suo oscuro passato…….Decapitazioni non a caso e per follia senza senso, ma per un desiderio osceno e perverso necrofilo non sono una novità nel cinema horror (MANIAC, MURDER SET PIECES), ma lo sono nel divenire l’unica fonte di sfogo deviato del nostro protagonista malato, il quale usa il machete per sopperire ad un’impotenza naturale e soffocata dal passato, vissuto continuamente nella sua mente.Se il genere femminile. madre e sorellastra, lo ha trasformato nel mostro di oggi, allora deve pagare tutto, senza se e senza ma. Questo è il succo della storia, destinata a passare in secondo piano quando vediamo in azione il nostro killer, nel suo presente e nel passato. La Necrofilia succitata, cannibalismo, omicidi efferati, allucinazioni perverse, paranoie, evirazioni e altri abomini si susseguono senza tregua nel corso del film, mostrando un conflitto continuo nella mente del mostro, il quale indossa non una ma ben due maschere, dove solo la privazione di una lo libererà dalla sofferenza interiore.HEADLESS è un grande omaggio al genere horror più malato e sporco del passato, dove il gore abominevole, spesso esagerato, lercio e palesemente imperfetto, ne diventa la forza trainante. Un horror estremo d’origine protetta con musiche ed atmosfere dal sapore ‘old style’ piacevolissime! VALUTAZIONE 8/10

H.E.