I THINK WE’RE ALONE NOW (2018) di Reed Morano

Pellicola post apocalittica che galleggia tra il drammatico puro, a tratti sentimentale, ed il weird più folle alla Darren Aronofsky.
Del, un bibliotecario newyorkese che si trova improvvisamente solo al mondo, dopo che la razza umana è stata spazzata via misteriosamente in un colpo solo, vive nella sua piccola e oramai vuota città, contento della sua solitudine e dell’utopia che ha metodicamente creato per la sua nuova esistenza. Un giorno appare all’improvviso dal nulla una ragazza, Grace, dal passato e dalla motivazioni oscure …..
Se il film regge per quasi un’ora con solo due attori, Peter Dinklage (volto più che noto del TRONO DI SPADE) e la bella musa di THE NEON DEMON Elle Fanning, nell’ultima parte si evolve in un’opera straniante che riporta alla memoria opere misteriose e sci fi anni ’70, come l’allucinante e paranoico ‘The Stepford Wives’ di Bryan Forbes, soprattutto nella delirante sequenza finale.
Morte, speranza, rassegnazione e altri sentimenti e paure nobili, faranno capitolino e si alterneranno più volte, senza mai affondare il colpo decisivo per gridare al filmone, mantenendo comunque la pellicola su livelli più che dignitosi.
I THINK WE’RE ALONE NOW, se vagliamo tutta la pellicola, non brilla per originalità, in quanto anche volendo le sorprese appaiono spesso confuse e riprese da svariate pellicole del passato. Tuttavia la struttura narrativa e la presentazione degli altri (pochissimi ma validissimi) personaggi, regala quella tensione necessaria per apprezzare questa piccola storia, resa interessante grazie a recitazioni importanti, situazioni riflessive sulla solitudine e la necessità di crearsi un angolo sicuro, anche se apparentemente vuoto e privi di vitalità, necessario per sopravvivere. Un buon film minimale, con ottime atmosfere post apocalittiche, con un’ottima colonna sonora, da vedere senza grosse pretese e utile per scatenare piccole riflessioni sulla sempre più demonizzata solitudine. VALUTAZIONE 8/10

 

H.E.