IDIOTS & ANGELS (2008) di Bill Plympton

Uno degli autori più geniali, vulcanici e singolari del mondo dell’animazione è senza dubbio l’americano Bill Plympton. La singolarità delle sue opere, tutte rigorosamente disegnate a mano fotogramma per fotogramma dallo stesso autore, in contrasto netto con l’attuale epoca digitale, godono di un’esplosività e potenza visiva travolgenti. Tra i suoi lavori più meritevoli di attenzione troviamo IDIOTS & ANGELS del 2008, un film privo di dialoghi (le uniche parole saranno quelle delle bellissime canzoni della colonna sonora) e caratterizzato, come sempre, da un ritmo frenetico e rialssato allo stesso tempo, a tratti nervoso e ricchissimo di metafore esistenziali, poetiche e anche sessuali (a dimostrazione di quanto tutto o quasi sia riconducibile all’universo sessuale secondo Plymton).Angel, un bastardo egoista che lavora come trafficante d’armi, è un cliente abituale di un bar di periferia dove palpeggia in continuazione la bella moglie e non esita a trattare con disprezzo chiunque incroci la sua strada. Una mattina si sveglia trovando un paio di ali che gli crescono alle spalle. Dopo aver provato inutilmente di reciderle, queste ricrescono sempre. Oltre a permettergli di volare, le ali lo portano a compiere buone azioni contro la sua natura, costringendolo a combattere coloro che vogliono queste ali per i loro piani oscuri …….C’è del buono in ognuno di noi, nonostante la società che ci avvolge quotidianamente sia particolarmente malvagia e pronta a soffocare il più debole e più bisognoso. Un mondo, quello presentato in questo film da Plympton, incivile, frenetico e sporco nell’animo, dove i ruoli di angeli e idioti, citati nel titolo, spesso si capovolgono e scambiano velocemente tra loro. L’evoluzione di Angel è evidenziata non solo dalle sue prepotenti e affascinanti ali (incredibilmente c’è gente nel film che inizialmente le deride) ma soprattutto dai piccoli e apparentemente insignificanti particolari della sua personalità bizzarra, cinica e viscida nella prima parte, generosa e coraggiosa nella seconda. Un’opera quasi cristologica, nonostante la fede sia solo accennata in alcuni passaggi ma mai dominante nella pellicola. Se soggetto e sceneggiatura hanno molteplici margini di interpretazione, la tecnica di disegno si Plympton è, come sempre, eccelsa, magnetica e spettacolare. In particolar modo nella seconda parte, dove il film si trasformerà sempre più in un ‘drama weird’, con conflitti a fuoco furiosi, personaggi vigliacchi e meschini, fino all’epilogo finale dove finalmente il nostro Angel troverà la pace tanto desiderata e insperata inizialmente. Una vera bomba d’animazione estrema a …. 360°!! VALUTAZIONE 4/5

H.E.

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