INTO THE WILD (2007) di Sean Penn

 

Film basato sul libro ‘Nelle terre estreme’ di Jon Krakauer. Romanzo che narra la storia vera di Christopher McCandless, giovane proveniente dalla Virginia Occidentale che subito dopo la laurea abbandona la famiglia e intraprende un lungo viaggio di due anni, dal 1990 al 1992, attraverso gli Stati Uniti, fino a raggiungere nelle terre sconfinate dell’Alaska.
Opera dall’enorme potenza visiva e con immagini spettacolari dei paesaggi nel nord America, accompagnate da musiche e canzoni intime e profonde, quasi tutte originali, realizzate per l’occasione dal cantante americano Eddie Vedder (cantante e leader dei Pearl Jam). Un film drammatico, emotivamente potente e disturbante solo nel finale, attraverso un vortice di emozioni forti come un fiume in piena e nel quale il cerchio su Christopher si chiuderà inesorabilmente. Nel corso della pellicola sono toccate tematiche molto tristi, attraverso le storie dei protagonisti primari e secondari. Ovviamente di Christoper, il protagonista, una coppia hippie, un vecchio destinato alla solitudine, una ragazzina ingenua e la famiglia di Chris, straziata dai sensi di colpa.
Christoper rappresenta una moltitudine di ragazzi, ingenui e fuori luogo nella società attuale, destinati a sentirsi sempre a disagio con i compromessi e con la loro famiglia. La scelta della fuga alla ricerca della libertà assoluta, avviene con il desiderio di raggiungere l’Alaska, un luogo diventato improvvisamente simbolo di tale utopia, terra estrema che si rivelerà ricca di bellezze naturali, ma anche di insidie inaspettate.
SPOILER – Ancora oggi ci si interroga sulla morte di Chris (avvenuta all’età di 24 anni), se per aver mangiato una pianta velenosa, malnutrizione o per una rara malattia. Il luogo della morte, dove era presente l’autobus visibile nello sfondo del suo ultimo autoscatto, è diventato meta di curiosi, destinando per alcuni di loro una morte beffarda, quasi a ricordare che con la natura selvaggia non si scherza. Il film mette in guardia anche sul desiderio dei giovani di allontanarsi dal nucleo familiare, visto come antico, noioso e stupido, anche se nell’ultimo flash prima di morire, Chris immagina un ultimo e caloroso abbraccio dei propri cari……forse questo gesto, prima tanto odiato, rappresentava il desiderio più grande di Chris (La felicità è autentica solo quando è condivisa, una delle ultime frasi scritte dal giovane McCandless e ritrovate nel bus immortalato anche nella cover) FINE SPOILER.
Oltre all’ottima interpretazione di Emile Hirsch (KILLER JOE) nel ruolo del giovane Chris, va ricordata quella sontuosa e commovente di Hal Holbrook, nei panni di un vecchio veterano, che vive di ricordi e solitudine. Un film da vedere e non raccontare, dalla narrazione semplice, quasi intima, che fa riflettere sulla comunicazione tra gli uomini, sul concetto di libertà, ed il rapporto con la natura, spesso temuta ma sempre amata e ricercata. Un dramma ‘on the road’ straziante e destinato a molteplici, anche severe, riflessioni sulla vita e società moderna! VALUTAZIONE 8,5/10

 

H.E.