JOURNEYMAN (2018) di Paddy Considine

Paddy Considine, dopo sette anni dal roccioso TYRANNOSAUR , ritorna alla regia con un dramma altrettanto straziante e commovente, questa volta anche nei panni dell’attore protagonista (indimenticabile la sua interpretazione di DEAD MAN’S SHOES.
JOURNEYMAN è un film drammatico (in parte sportivo) intenso e che regala emozioni, sofferenze e lacrime a cascate, senza mai scivolare nel melodramma banale e vuoto di contenuti.
Matty Burton è il campione del mondo in carica dei pesi medi di boxe. Nel suo probabile ultimo incontro affronterà una giovane promessa. Nonostante una vittoria sul filo di lana, le conseguenze dell’incontro saranno fatali per Matty, in quanto causeranno un infortunio gravissimo alla testa. Ciò avrà impatto sul suo matrimonio, sulla sua vita e sulla sua famiglia, trascinando Matty in un pozzo nero di solitudine e paura primordiale, dove la perdita di memoria e i problemi fisici e mentali irreparabili lo porteranno ad un viaggio autodistruttivo senza fine ……….
Se Considine non risulta sempre efficace come pugile e come vegetale, in suo aiuto arriva una sceneggiatura efficace ed in continua evoluzione, che assesta colpi improvvisi e letali alla nostra gola, dove la perdita di certezze, amicizie e sicurezze, finiranno per prevalere sulla natura umana costretta ad affrontare demoni veri e letali come quelli che devastano all’improvviso un uomo vincente e forte come il protagonista Matty devastato da danni celebrali. Ottima la performance di Jodie Whittaker nei panni della moglie Emma, specchio reale ed efficace delle paure e fragilità di una coppia costretta ad affrontare un cambio di vita così terribile e destabilizzante. Un film dove la boxe apparirà marginale e non centrale come nei più famosi film del genere (TORO SCATENATO, ROCKY), ma dove il cuore del film sarà rappresentato dalla difficile risalita a galla dalle profondità nella quali è stato cacciato Matty. Una parabola tutt’altro che gloriosa ed eroica, ma dove la determinazione e l’amore per le figure familiari, di ieri e di oggi, finiranno forse per salvarlo da una fine ingloriosa. Fiducioso e speranzoso di non aspettare altri sette anni per vedere Considine alla regia, consiglio di recuperare questo emozionante, triste e commovente film sulle difficoltà estreme della vita. Potente! VALUTAZIONE 8,5/10

 

H.E.