JUNGLE (2017) di Greg McLean

 

L’autore di una delle icone horror moderne più amate, ovvero quel simpaticone di Mick Taylor di Wolf Creek (il terzo capitolo è imminente ed ovviamente attesissimo dal popolo estremo), nel 2017 realizzava un survival drama ispirato al romanzo auto biografico JUNGLE di Yosseph Ghinsberg, quindi basato su una storia vera accaduta nel 1981 nella foresta amazzonica boliviana.
1981, Bolivia. Yossi Ghinsberg è un avventuriero israeliano recatosi in Bolivia ed intenzionato a viaggiare nel cuore della foresta pluviale amazzonica. Giunto a La Paz, incontrerà Marcus Stamm, un insegnante di scuola svizzera ed il suo amico di Marcus Kevin Gale, un escursionista americano appassionato di fotografia. Tra i vari incontri di La Paz, prima di avventurasi con i suoi nuovi amici nella foresta amazzonica, incontra un misterioso austriaco, a suo dire esperto di escursioni e unico conoscitore di una misteriosa tribù primitiva che vive lontana dalla civiltà nel cuore della foresta. Yossi, dopo aver convinto i suoi due amici, decide di seguire l’austriaco, desideroso così di toccare il mondo selvaggio tanto sognato. Ben presto, dopo un inizio incoraggiante, l’avventura si trasformerà in un incubo per il povero Yossi, rimasto solo nella giungla a seguiuto di un’escursione andata male. Tra paranoie, e natura selvaggia, la lotta per la sopravvivenza diverrà sempre letale e totale …….
Una natura incontaminata affascinate quanto letale, personaggi dalla dubbia moralità, situazioni al limite e frangenti surreali, saranno gli ingredienti principali di un survival anomalo e particolare, nonostante una sottile patina hollywoodiana stranamente presente che richiama alla memoria pellicole americane similari, anche se meno drammatiche di questa.
Evidentemente lo stile australiano e selvaggio delle prime pellicole di McLean riesce a prendere il sopravvento, fornendo soprattutto nella seconda parte, nella quale Yossi, interpretato da un valido Daniel Jacob Radcliffe (ebbene sì, Harry Potter), già ottimo attore nel folle Swiss Army Man del 2016, ne diventerà l’assoluto protagonista e finirà per trasformare una lotta per la sopravvivenza, già di per sé rilevante, in qualcosa di forse più grande. In quanto ricordi familiari, flashback e desideri, si mescoleranno ad inattesi miraggi e desideri nascosti nella sua mente.
Regia impeccabile, natura dominante, grazie a riprese mozzafiato mai banali, ed una storia solidissima, ci permetteranno di apprezzare non poco questa pellicola, destinata ad elevarsi nel finale proprio grazie ai titoli di coda, nei quali la storia ed i volti dei veri protagonisti saranno svelati.
Pur essendo lontano dalla forza prorompente dei primi due WOLF CREEK e dal validissimo beast ROGUE, JUNGLE mostra un McLean diverso e più intimista, desideroso forse di avventurarsi, è proprio il caso di scriverlo, in generi diversi e meno avvezzi al suo stile. Da vedere! VALUTAZIONE 8/10