Un piccolo grande film indipendente irlandese, che mostra una parte nascosta della patria di San Patrizio lontana dal mondo felice e sempre verde dell’isola nord europea nota a tutti noi.
Intenso nei contenuti e originale nella forma, con un cambio di passo tra bianco & nero e colore (con alcune perle sottili che passano lievemente dal grigio all’appena colorato) destinato a lasciare il segno nella nostra memoria cinematografica.
Protagonisti due giovani adolescenti vicini di casa che vivono nella periferia più disagiata della città di Dublino, Dylan e Kyle. Dylan è un giovane solitario che subisce continuamente gli scherni dei suoi coetanei e l’aggressività e gli sbalzi d’umore del padre, oltre a sognare di incontrare nuovamente il fratello maggiore fuggito di casa. Kyle, una ragazzina molto vivace, subisce le angherie familiari e delle altre ragazze del vicinato più grandi di lei, mentre un’ombra oscura di abusi di uno zio più grande di lei aleggia nell’aria sin da subito. Un giorno, mentre il padre di Dylan lo sta braccando in casa per pestarlo, lei lo aiuta a fuggire, finendo per navigare con un mezzo di fortuna e ritrovarsi nella tentacolare Dublino. Le ore difficili, tra freddo e fame, che saranno costretti, a passare pur di non tornare nelle loro case, nella notte di Dublino finiranno per alternare momenti tragici, con pedofili assetati di abusare di loro e senzatetto moribondi, ad altri euforici e pieni di vita. Il tutto mentre cercano disperatamente il fratello di Dylan e sognando un immediato futuro migliore …….
H.E.