LADY MACBETH (2016) di William Oldroyd

Pellicola inglese ispirata al racconto di Nikolaj Leskov, “Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk”, dove una giovane donna sposata, nella Russia del XIX secolo, si innamora di uno dei servitori del suocero, uomo quest’ultimo gretto e violento. Il film cambia radicalmente ambientazione (Inghilterra) e finale, completamente diverso tra le due opere, ma in entrambi i casi decisamente estremo e senza ombra di dubbio disturbante.
Campagna inglese, 1865. La giovane Katherine vive reclusa in un gelido palazzo isolato nella campagna, inchiodata da un matrimonio di convenienza, evitata dal marito, disinteressato a lei, e tormentata dal suocero che vuole un erede. La noia estrema e la solitudine forzata spingono Katherine, durante una lunga assenza del marito, a avventurarsi tra i lavoratori al loro servizio e ad avviare una relazione appassionata con uno stalliere senza scrupoli. Decisa a non separarsi mai da lui, folle d’amore e non solo, Katherine è pronta a liberarsi di chiunque si frapponga tra lei e la sua libertà di amare chi vuole……
La trama iniziale assomiglia a prima vista uno dei tanti episodi di BEAUTIFUL o UN POSTO AL SOLE, ma per nostra fortuna, o sfortuna per chi venera queste soap opera deliranti, questo è un dramma disturbante a tinte forti, anzi fortissime, con una protagonista gelida, spietata priva di scrupoli e morale, che si rivelerà più fredda del ghiaccio siberiano presente nel racconto ispiratore di Nikolaj Leskov. Vittima e poi carnefice stile rape&revenge? Tutt’altro, perché anche prima e durante alcune umiliazioni subite, la nostra bella Katherine, una vedova nera a tutti gli effetti, mostra un’assenza di sentimenti e morale disarmante, priva di qualsiasi rimorso o sofferenza interiore. Un osso duro da masticare per i due padroni di casa e non solo. Un’assenza totale di evoluzione caratteriale, quasi asettica, in linea con l’atmosfera fredda e priva di calore umano, presente in lei dal primo all’ultimo secondo del film. Le diverse sequenze estreme, se elencate, rischiano di far impallidire diverse pellicole presunte estreme o dichiarate tali. Omicidi efferati senza guardare in faccia niente e nessuno ….. proprio nessuno. Un film esteticamente accattivante e dalle ambientazioni storiche perfette, che mostra con disarmante lucidità un’anima nera in quanto tale, indipendentemente dagli eventi che la avvolgono. Una visione di esseri rivoltanti dove quello più forte, ovvero Katherine, interpretato con maestria invidiabile da Florence Pugh, è depravato e divoratore come la dura legge della sopravvivenza animale impone negli ambienti primordiali letali. Perla estrema imperdibile! VALUTAZIONE 9/10

 

H.E.