LAST GIRL (2013) di James P. Mercurio


Snuff movie infame, bastardo e spacciato, senza mezze misure, per vero, come si conviene agli horror estremi più beceri ed in modalità ‘found footage’ degli anni 2000, da August Underground in poi.
Un indie movie tosto e frenetico che rappresenta al meglio il concetto ‘di minima spesa massima resa’. Crudo, feroce e capace di regalare tensione e suspense mostrando solo l’essenziale, amalgamando belle ragazze torturate, un giovane marito disperato ed un gruppo di misogini irrequieti e senza volto (abilmente coperto ‘successivamente’).
Un uomo torna a casa con una videocamera a mano intenzionato a fare una bella sorpresa alla giovane e bella mogliettina. La sorpresa shock sarà lui stesso a subirla, trovando due energumeni che gli mostreranno un video con il rapimento della moglie. Per salvarla, con la minaccia continua di ucciderla, i due lo costringeranno a rapire una prostituta in un motel per poi condurre entrambi in una località top secret. Il tutto però deve essere sempre filmato in presa diretta dall’uomo. Giunti sul luogo prefissato, l’uomo scopre che si tratta di un complesso abbandonato e destinato filmati snuff dove un gruppo di uomini tortura e sevizia belle ragazze. La prostituta è la #12, la quale viene torturata proprio davanti agli occhi dell’uomo (che l’ha rapita contro la propria volontà), costretto quest’ultimo a rimanere inerme, e frenato dal desiderio di ritrovare la propria moglie rapita, di fronte alla violenza subita dalla prostituta ….
Atmosfere che richiamano senza mezze misure quelle ‘assaporate’ in A SERBIAN FILM e SNUFF 102, permettono a questo piccolo film di distinguersi dalla massa, evitando per fortuna di mostrare il ‘found footage’ sporco, indecente e instabile tanto caro a Fred Vogel, prediligendo visioni più nitide, nonostante l’ambiente di contorno appaia degradato, abbandonato e perfetto luogo di torture e violenza senza freni.
I primi 40 minuti fanno proprio da apri pista ai successivi 40, dove sembra iniziare il vero film, con protagonisti l’uomo e la prostituta rapiti, entrambi costretti ad una sopravvivenza selvaggia nel labirintico palazzo abbandonato, che riporta vagamente alla memoria quello presente in HOSTEL di Eii Roth con stanze singole destinate alle torture e mucchi di cadaveri sparsi ovunque, rigorosamente di ragazze e giovani donne.
Sarà proprio la seconda parte a regalare le emozioni più energiche e shock, dove il sangue scorrerà a fiumi e con un finale pessimista destinato a distruggere qualsiasi speranza.
Pur non essendo nulla di nuovo sotto il sole estremo, questa pellicola è senza dubbio confezionata come dio comanda ed è girata discretamente. Uno snuff movie puro e crudo, imperdibile per tutti gli appassionati di torture e ricatti bastardissimi! VALUTAZIONE 3/5

H.E.