MAKING A MURDERER – SEASON 2 (2018) di Laura Ricciardi & Moira Demos

 

Nel 2015 MAKING A MURDERER rivoluzionò il genere crime, mostrando tutte le devastanti e reali vicissitudini estreme legate a Steven Avery. Un uomo accusato ingiustamente di un omicidio all’età di 23 anni e per quale aveva scontato 18 anni di carcere ed uscito grazie alla prova del DNA. La contea di Manitowoc County però non aveva finito con lui, in quanto Steven ed i suoi avvocati misero in piedi una richiesta di risarcimento per i danni subiti da 36 milioni di $, finendo così nel mirino e nell’occhio del ciclone della polizia e della giustizia della contea, pronta alla prima occasione a riportare Steven nuovamente in prigione ….. e così è stato. La prima stagione di MAKING A MURDERER seguì tutto l’iter processuale afferente l’omicidio (brutale) di Teresa Halbach, una fotografa freelance, che vide accusati Steven Avery e suo nipote Brendan Dassey. Il primo fu condannato all’ergastolo, mentre il secondo deve rimanere in carcere fino al 2048. Dieci episodi tiratissimi, ricchi di colpi di scena e tensione alle stelle, fino ad un finale amaro ed ingiusto. Dopo la prima stagione, gli eventi afferenti Avery e suo nipote sono stati seguiti, dagli appassionati della serie, giorno dopo giorno, finendo per conoscerne sin da subito il finale della seconda stagione. Tuttavia, i due registi e creatori della serie, Ricciardi e Demos, scavano ancora più a fondo nella vicenda, grazie soprattutto al nuovo avv.to Kathleen Zellner, figura carismatica e tenace, celebre per aver portato alla scarcerazione di 17 persone accusate ingiustamente. Zellner finirà per diventare l’assoluta protagonista della serie, analizzando in maniera certosina e scientifica tutte le prove che portarono i giurati, nel processo del 2007, a dichiarare colpevole Avery. Inoltre minerà e massacrerà senza appello i due avvocati di Avery, secondo lei incapaci e forse altrettanto colpevoli della sentenza del 2007. Parallelamente, alla caccia senza sconti alla verità da parte della Zellner, seguiamo il contorto tentativo di scarcerare Brendan Dassey da parte dei suoi avvocati. Entrambi mirano, nel corso della nuova serie, a demolire il celebre interrogatorio a Brendan e che accusò Steven, punto e snodo cruciale dell’intera vicenda. I due percorsi sopracitati sono alternati dai momenti drammatici ed emotivamente forti afferenti i familiari di Steven e Brendan, i quali nella parte finale della seconda stagione rischieranno di implodere, in quanto messi uno contro l’altro proprio dal mastino Zellner.
Stupefacente e disarmante la forza messa in campo dallo stato del Wisconsin, per non mettere in discussione il verdetto del 2007. Vecchi e nuovi procuratori lotteranno più di prima per demolire tutte le speranze degli Avery, fino ad un finale che getterà più ombre che luce (non poteva essere altrimenti) su questa vicenda divenuta ormai mondiale e non più nazionale.
Pur non avendo l’impatto estremo e di ‘novità’ della prima stagione, questa seconda è accattivante come un thriller, graffiante come un documentario e decisamente imperdibile per chi ha amato la prima stagione. VALUTAZIONE 9/10

 

H.E.