MASS (2021) di Fran Kranz

Leggendo il nome di Fran Kranz, il ‘fattone’ di QUELLA CASA NEL BOSCO, mai e poi mai ci saremmo immaginati di trovarci per le mani uno dei film più commoventi e dolorosi della storia del cinema. Impossibile non esagerare e soprattutto non rimanere storditi al cospetto di un ‘disturbing drama’ così straziante, caratterizzato da una sceneggiatura pulita ed estremamente solida, dove le parole finiranno per pesare e lacerare più di qualsiasi immagine horror. In una stanza nel retro di una chiesa, viene organizzato un misterioso incontro tra due coppie di genitori. Richard e Linda da una parte, Jay e Gail dall’altra. Anni dopo che una tragedia causata dal figlio di Richard e Linda ha distrutto tutte le loro vite, Jay e Gail sono finalmente pronti a parlare nel tentativo di andare avanti ……. Ancora una volta uno ‘shooting drama’ made in USA, con una nuova e originale prospettiva: quella dei genitori di una vittima di strage e di quelli del carnefice. Dopo una prima mezz’ora di intelligente confusione e preparazione al contesto mono ambiente (il 99 % del film sarà ambientato nella medesima stanza), si inizia a scavare senza sosta nel dolore e rimorso dei quattro protagonisti, dove la superficie caratterizzata dall’odio sovrasterà i loro sentimenti, soprattutto dei due genitori della vittima, mentre il confronto lentamente, ma costantemente, finirà per scivolare verso una resa dei conti con l’anima di ognuno di loro. Dal racconto shock della tragedia, dove finalmente conosceremo gli eventi al centro della storia (uno dei frangenti più drammatici ed estremi dell’intero film), il film cambia pelle, proprio come l’evoluzione sentimentale e caratteriale di tutti e quattro i genitori coinvolti. Se nella prima parte saranno i due padri ad essere il fulcro del dramma, nella seconda saranno le due madri a coinvolgere in maniera travolgente lo spettatore, mettendo in luce aspetti e sentimenti spesso invisibili per un figlio ma proprio per questo più incisivi di altri. Forte di una recitazione incredibile e super realistica della sofferenza da parte di tutti e quattro gli attori protagonisti, il film scoperchia il vaso di pandora del dolore genitoriale come pochi altri film sono riusciti a fare, aprendo le porte ad un perdono, o meglio una richiesta dello stesso, che finirà per diventare il cuore pulsante del film (oltre all’amore per il proprio figlio con annessi ricordi della sua parte più positiva) e anche la chiave dello stesso. Se cerchiamo un film drammatico originale e indipendente a tinte fortissime dove dolore, perdono, amore, morte e rimorso si intrecciano in maniera devastante, MASS ….. non può mancare tra le nostre visioni estreme! Capolavoro vero!!! VALUTAZIONE 4,5/5

H.E.

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