MONDO SIAM (2020) di René Wiesner

Il genere ‘mondo movie’ è morto, anzi no. René Wiesner, noto perlopiù nelle vesti di produttore, firma questo documentario sulla falsa riga dei doc-movies che hanno affascinato, e spesso fatto incazzare, per decenni, dagli anni ’60 (dal celebre nostrano MONDO CANE) fino agli anni ’80, milioni di persone in tutto il mondo. SIAM è stato il nome della Thailandia durante la seconda guerra mondiale. Weisner lo rispolvera per dare un titolo alla sua opera, nonostante le riprese siano diluite in tre differenti nazioni asiatiche: Cambogia, Laos e appunto Thailandia. Privo di voci fuori campo, caratteristiche imprescindibile dei vecchi Mondo Movies, e di musiche, il documentario filma quasi in maniera distaccata e rispettosa luoghi sacri, come mostre con cadaveri mummificati, a spettacoli per turisti come parchi con coccodrilli, musei di guerra, zoo e mattatoi in strada, fino ad inoltrandosi di notte nelle strade più degradate della Cambogia dove i riflettori sono puntati sui mendicanti e lavoratori deformi. Se il filo conduttore di queste visioni silenziose è senza dubbio quello sottile che lega vita e morte, sono inevitabili delle riflessioni filosofiche, religiose e spirituali sulle comunità più povere del sud est asiatico, pronte a credere ad ogni costo in cambio di una debole speranza di cambiamento, per risolvere problemi fisici e non solo, attraverso visite presso questi santuari, musei e parchi di varia natura. Pezzo forte le persone mummificate, con tanto di storia annessa, dove spicca sicuramente un bambino mummificato. Nel 2020 tante cose sono cambiate rispetto al secolo scorso, non solo la nitidezza, bensì una chiara obbligatorietà al ‘politicamente corretto’ che ne frena, almeno per chi vuole promuovere legalmente simili opere, il desiderio di osare e scivolare con decisione verso l’estremo. Nel DVD inoltre c’è in allegato un mini doc, di circa 10 minuti, sul tempio delle scimmie in Thailandia (il Phra Prang Sam Yod temple), questa volta con tanto di voce fuori campo (e sottotitolata in inglese), dove sono seguite, ammirate e analizzate queste dinamiche ‘comunità’ di macachi, curiosi e inquietanti al tempo stesso. Un doc antropologico e culturale semplice ma ricchissimo di fascino, da vedere e assaporare in rigoroso e sacro silenzio! VALUTAZIONE 3/5

H.E.

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