MORTO NÃO FALA (The Nightshifter) del 2018 di Dennison Ramalho

Quanto sia vitale, dinamico e originale il cinema horror brasiliano recente, oramai, non è più una novità e nemmeno una sorpresa. Da AS BOAS MANEIRAS a MAL NOSSO, da CLARISSE OU ALGUMA COISA SOBRE NOS DOIS a O ANIMAL CORDIAL, fino ai più recenti BACURAU e THE CANNIBAL CLUB la capacità di presentare l’horror estremo sotto una nuova luce, diversa da quella asiatica, europea e statunitense, finisce per regalare piacevolissime soprese senza mai dimenticare il contesto sociale intriso . Vale lo stesso per il primo lungometraggio di Dennison Ramalho (autore di spettacolari cortometraggi, tra i quali spicca il cristologico NINJAS). MORTO NÃO FALA è un horror estremo che presenta il sovrannaturale afferente la vita dopo la morte sotto una nuova e inquietante prospettiva.
Brasile, San Paolo. Nella tentacolare e cupa metropoli paulista, la criminalità dilaga e gli scontri tra bande rappresentano la normalità. I segreti dei criminali uccisi sono destinati ad essere sepolti con loro, a meno che il loro destino finale li porti all’obitorio dove lavora Stenio, il quale ha un dono unico … parlare con i cadaveri mentre li disseziona per l’ultimo viaggio verso l’eden. Stenio, padre di due bambini, è un uomo che vive con passività questo dono, almeno fino a quando uno dei cadaveri gli rivela che l’acida moglie lo tradisce il titolare di un locale ben noto a Stenio. Quest’ultimo, una volta appurato che quanto rivelato sia vero, usa il proprio dono per punire l’amante della moglie, scatenando contro di lui una banda criminale. Le cose però non andranno come pronosticato, finendo per scatenare una reazione a catena figlia di una terribile maledizione, che metterà in serio pericoloso la vita sua e dei suoi due figli …….
Dennison Ramalho parte subito forte, mettendo subito in luce il dono anomalo e sovrannaturale di un quieto Stenio, evidenziando quanto una persona deceduta e prossima alla dissezione in obitorio, desideri un ultimo saluto ai propri cari o vendicare la propria morte. Come presenta il contesto inquietante del luogo di lavoro, ci catapulta subito dopo nel logorroico ambiente familiare di Stenio, dei suoi figli e soprattutto della moglie poco incline alla fedeltà e sempre pronta ad umiliare l’onesto marito lavoratore. Sarà proprio l’evoluzione degli eventi, con una serie di colpi di scena a ripetizione e con tutti i personaggi presentati che torneranno prepotentemente nel corso della storia. La prima parte più terrena e drammatica, nonostante le doti straordinarie di Stenio, lascerà spazio ad un’altra più in linea con il cinema sovrannaturale internazionale, perlopiù nipponico, riportando alla memoria pellicole come THE RING e THE GRUDGE, prediligendo sempre una trama rivolta anche al thriller più tradizionale e soprattutto più rivolta al malessere socio-criminale brasiliano. Tutto avviene senza mai snaturare quella stimolante curiosità della parte iniziale, convergendo trame e sotto trame presentate in precedenza in un unico contesto familiare dove l’orrore finirà per non guardare in faccia nessuno. Effetti speciali, tradizionali e CGI, di ottima fattura e sempre mirati a stupire e stimolare positivamente lo spettatore senza mai cercare a tutti i costi lo spavento fine a se stesso.
Un horror estremo che attingendo dal cinema del passato si rivolge prepotentemente (per originalità e struttura psicologica per quanto concerne il post mortem) nel futuro! Imperdibile!! VALUTAZIONE 4/5

H.E.

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