MULTIPLE MANIACS (1970) di John Waters

Dopo l’euforico lungometraggio d’esordio MONDO TRASHO, John Waters si presenta di prepotenza negli anni ’70 (Pink Flamingos, Female Trouble e Nuovo Punk Stopry le altre tre bombe di Waters partorite negli anni successivi), decennio che lo vedrà protagonista assoluto del trash grottesco made in America, con un film in bianco e nero travolgente, delirante e piacevolmente eccessivo.Periferia di Baltimora, 1970. Lady Divine ed il suo fidanzato Mr. David gestiscono uno spettacolo clandestino ‘La cavalcata delle perversioni’. Un vero e proprio ‘freak show’ dove sono itineranti spettacoli disgustosi dove sono esibite le peggiori perversioni ma che finiscono sempre massacrando chi è è contrario a questo show. Dopo l’ennesima fuga a fine spettacolo, Lady Divine finisce in una chiesa, dopo una rissa balorda con una coppia alternativa per strada, mentre Mr. David fugge con la sua amante. Dopo una serie di visioni (o meglio rivisitazioni) degli ultimi istanti della vita di Gesù, Divine, che nel frattempo ha avuto un ‘rapporto’ lesbo con una donna in chiesa, scopre il tradimento del fidanzato. Decisa a vendicarsi, Lady Divine non si fermerà di fronte a nulla per compiere la sua desiderata vendetta …..Forte della sua fidata crew ‘Dreamlanders’, dove brilla Harris Glenn Milstead in arte Divine, Waters punta i riflettori sia sul perbenismo falso dell’America dei suoi tempi, alle accuse nemmeno troppe velata all’eccessivo uso della forza della polizia che alla cronaca nera di fine sessanta. Non a caso inizialmente sarà proprio Divine auto celebrarsi come esecutrice dell’omicidio di Sharon Tate. La bega iniziale dello spettacolo oltraggioso naufragato, sarà la miccia che permetterà alla pellicola di scivolare nel delirio demenziale, blasfemo e trash più assoluto. Non solo la storia nella storia degli ultimi giorni di vita di Gesù ci svelerà aneddoti mai raccontati dal cristianesimo ( 😀 ), bensì saranno le visioni varie e multiple di Divine (l’apparizione del piccolo re che la salverà anticipa quanto vedremo più volte nei nostri Fantozzi) accostate ad un incontro lesbo feticista e masochista divertentissimo con Miss Mink (una sempre fantastica Mink Stole) a preparare il terreno per l’apoteosi finale. Uno scontro feroce che accosta gore, fantasy, sci fi anni ’50 (la scene dello stupro dell’aragosta gigante meriterebbe un oscar) e presenta un massacro copia di quella della Manson Family, dimostrando una provocazione graffiante all’America costretta a vivere nel terrone. Gli ultimi istanti della pellicola poi (visibili completi solo nella versione Uncut) sono di un trash galattico, dove la guardia nazionale presenterà il conto ad un’irrefrenabile e travolgente Divine. Cult assoluto! VALUTAZIONE 4,5/5

H.E.

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