MUTE

 

Realizzato probabilmente illegalmente e senza autorizzazione, questo muto (da qui il titolo) documentario ci trascina in religioso silenzio all’interno del celebre ‘Siriraj Medical Museum’ a Bangkok, noti ai più come il ‘museo della morte’ e fondato nei primi anni del ‘900 dal professore G. Aller Ellis, un patologo americano che ha iniziato a prelevare campioni di malattie identificate di pazienti e a collezionarle per classi di patologia. Il museo mette in mostra la struttura anatomica di tutte le parti e fasi del corpo umano, che vanno dalla concezione all’età riproduttiva, dai massimi assassini tailandesi (questo museo include i resti mummificati del primo serial killer conosciuto nella storia moderna tailandese, ‘Si Ouey Sae Urnga’) ai copri reduci da malattie cardiache e cancro, e per finire diversi tipi di anomalie congenite insieme a trattamenti adeguati e misure preventive. Il documentario in oggetto si concentra principalmente su feti deformi, tutti conservati in teche di vetro come fossero dei sotto aceti. A catturare la nostra attenzione un bimbo dalle fattezze neandertaliane e quelli contenenti alcune coppie di gemelli siamesi. Inoltre: nascite multiple deformi, diversi muscoli del corpo umano, tutto il corpo sezionato del dott. Patai Sirikarun, scheletri e teschi, cervelli e tantissimi bambini e feti. Tra le cose più bizzarre una balorda collezione di vermi e un testicolo umano di 35 chili, affetto da elefantiasi. Un’opera strana, sinistra, morbosa e molto voyeur, che merita di essere visionata nelle ore pasti, perché ne facilita la successiva digestione. Considerata la sua rarità e ‘sobrietà’, MUTE merita un punteggio elevato: VALUTAZIONE 9/10!

 

H.E.