NON ESSERE CATTIVO (DON’T BE BAD) del 2015 di Claudio Caligari

L’impressione, dal di fuori, che il baraccone più ricco del cinema italiano abbia voltato più volte le spalle ad un grande regista come Claudio Caligari è sempre stato fortissima. Impossibile proprio che un autore del genere abbia sfornato solo tre lungometraggi in un arco temporale di ben 32 anni (esclusi i documentari degli esordi). Dopo l’esordio del film culto AMORE TOSSICO nel 1983 ed il sottovalutato crime noir L’ODORE DELLA NOTTE del 1998, il testamento (non voluto, in quanto il regista è venuto a mancare quando il film era in fase di montaggio) del regista, nato ad Arona in provincia di Novara, NON ESSERE CATTIVO, rappresenta uno dei migliori film italiani di sempre, non solo del decennio appena passato.
Un opera Italiana con la I maiuscola, per nulla contaminata da estetiche sfarzose vuote nei contenuti alla Sorrentino o ‘scimmiottamenti’ del cinema d’oltre oceano, in quanto tali destinati ovviamente al dimenticatoio.
Ostia, metà anni ’90. Vittorio e Cesare sono due giovani delle borgate romane e amici sin da quando erano bambini. Come quasi tutti della loro borgata, i due sopravvivono grazie a varie attività illegali, senza rinunciare all’uso massiccio di stupefacenti, perlopiù sintetici. Mentre Vittorio alla lunga cerca di adeguarsi ad una vita più normale, lavorando in nero come manovale presso un impresario locale, Cesare, che vive con la madre e con la nipote Debora (figlia della sorella deceduta a causa dell’AIDS e malata lei stessa), preferisce seguire la strada della malavita spiccia e dei soldi facili. Nonostante i due sembrano prendere strade diverse, e la vita finirà per prenderli più volte a schiaffi, la loro amicizia non verrà mai meno …..
Un viaggio immersivo e privo di buonismo inutile sugli anni ’90 delle periferie italiane, tra musica dance e vita mordi e fuggi. Dove l’ecstasy dominava nelle discoteche ma cocaina ed eroina rimanevano ben presenti e soprattutto quest’ultima non finiva di fare vittime. In questo contesto basato su felicità furtive e di passaggio, saranno i nostri due protagonisti Vittorio e Cesare a rappresentare le anime di tantissimi ragazzi allo sbando, di quel periodo e di quella zona di periferia tanto cara a Caligari sin dal suo primo e ancora oggi malatissimo film AMORE TOSSICO. Un ‘opera citata e omaggiata subito nei primi secondi di NON ESSERE CATTIVO, a dimostrazione di quanto Caligari ne fosse orgoglioso, mettendo subito in chiaro che anche questa pellicola sarà destinata agli ultimi, quelli che lottano a vista e che vedono il futuro quanto mai come qualcosa di astratto e impossibile da definire. Almeno è così per Cesare, incapace di prendere in mano le redini di una famiglia allo sbando e logorata da eventi terribili, costretto a lottare con le uniche armi che possiede, ovvero rabbia e frustrazione. Al contrario il suo ‘fratello’ non di sangue Vittorio, prova, grazie ad una figura femminile per nulla banale, a lottare navigando nella normalità, nonostante la fatica sembra perenne e la salita per uscire alla miseria quasi eterna.
Sarà proprio l’illusione festaiola della prima parte di pellicola a fregarci, in quanto finirà per ammazzarci l’anima, come pochissimi film italiani sono stati in grado di fare, nella seconda parte. ‘Non essere cattivo’ recita la scritta illusoria presente in un pupazzo di peluche donato da Cesare alla nipotina malata. Un simbolo pesante, amaro e triste di resa senza condizioni della vita mai veramente vissuta come dovrebbe, la quale finirà, grazie ad un finale da vedere con il cuore in mano, con una speranza illuminata dal sole e che guarderà con dignità e orgoglio verso un futuro sempre complicato ma pieno di umanità. Una storia tosta e amara, resa ancora più forte da una recitazione perfetta e viscerale da parte dei due attori protagonisti, Alessandro Borghi e Luca Marinelli, in particolare quella di quest’ultimo (Cesare), veramente da incorniciare. Un grande film drammatico del nostro cinema, a tinte forti, anzi ….. fortissime!! VALUTAZIONE 5/5

H.E.

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2 Risposte a “NON ESSERE CATTIVO (DON’T BE BAD) del 2015 di Claudio Caligari”

  1. Meraviglioso FILM. Interpretazione da brividi. Tanto reale che se conosci almeno un po di cosa si parla, ti piega in due per l’emozioni.

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